INSORGO AFFINCHÉ RIO MARINA RISORGA. “In cammino con persone comuni: un’alternativa credibile per il nostro sviluppo” (1)
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ilvicinato@libero.it - Mailing ASINOi – «Rilevo da parte della maggioranza uscente, in questa primissima fase in vista delle prossime "amministrative" di Rio Marina, il solito refrain: “non sono stati propositivi, non hanno affisso manifesti…(sic!), non c’è stata opposizione, che si vuole adesso”. Parrebbe una passeggiata ma, così non sarà, ci si dovrà confrontare con la Società Civile che chiederà conto dell’operato, numeri compresi, in un confronto serrato ma, leale e costruttivo, che affronteremo con professionalità e determinazione. L’opposizione in Comune, di più doveva fare, ma schiacciata dal “protagonismo” e dagli eventi a lei imputabili, si è assuefatta e rassegnata ad un ruolo inesistente, mai coinvolta nelle scelte, umiliata. Ora, che si giochi su questo default, e si inizi proprio da lì, mi sembra francamente poco, si vuole scaricare, inefficienze proprie, su altri, in una simmetria diabolica... noi meglio del nulla. Ripeto, non sarà così, e penso ai miei Concittadini, ai quali dobbiamo un’alternativa credibile, ai quali dobbiamo un altro modo di intendere il nostro Sviluppo e con i quali dobbiamo intraprendere il “Cammino delle Persone Comuni” un Cammino che ci insegnerà sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchirà mentre lo percorreremo». Raffaello Santi (fine prima parte)
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ilvicinato@libero.it - Mailing ASINOi – «Rilevo da parte della maggioranza uscente, in questa primissima fase in vista delle prossime "amministrative" di Rio Marina, il solito refrain: “non sono stati propositivi, non hanno affisso manifesti…(sic!), non c’è stata opposizione, che si vuole adesso”. Parrebbe una passeggiata ma, così non sarà, ci si dovrà confrontare con la Società Civile che chiederà conto dell’operato, numeri compresi, in un confronto serrato ma, leale e costruttivo, che affronteremo con professionalità e determinazione. L’opposizione in Comune, di più doveva fare, ma schiacciata dal “protagonismo” e dagli eventi a lei imputabili, si è assuefatta e rassegnata ad un ruolo inesistente, mai coinvolta nelle scelte, umiliata. Ora, che si giochi su questo default, e si inizi proprio da lì, mi sembra francamente poco, si vuole scaricare, inefficienze proprie, su altri, in una simmetria diabolica... noi meglio del nulla. Ripeto, non sarà così, e penso ai miei Concittadini, ai quali dobbiamo un’alternativa credibile, ai quali dobbiamo un altro modo di intendere il nostro Sviluppo e con i quali dobbiamo intraprendere il “Cammino delle Persone Comuni” un Cammino che ci insegnerà sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchirà mentre lo percorreremo». Raffaello Santi (fine prima parte)