ilvicinato@
- «Nella città in cui vivo, capita spesso di incontrare, sulla piazza centrale,
un signore con uno zaino in spalla e una Bibbia in mano: cammina avanti e
indietro leggendo a voce alta passi biblici. Quando vedo quest’uomo non posso
fare a meno di pensare, almeno un po’, ai colportori evangelici che hanno
portato la Bibbia in giro per l’Italia. Quanti di loro erano degli originali,
considerati dai più quantomeno strani, se non un po’ matti? Noi, normalmente,
ci teniamo alla larga da simili “stranezze”: mi domando se ciò dipenda
solamente da una sorta di timore del giudizio altrui o se non sia anche il
segno di una certa timidezza di fede. Per affrontare la piazza con la Bibbia in
mano, bisogna essere serenamente certi nella fede (che è cosa ben diversa dalla
sicurezza di sé o dalla volontà di imporre ad altri la propria visione delle
cose). Certezza nella fede significa capacità di esplicitare le ragioni
profonde del credere, mostrare che la fede è elemento che dona possibilità di
vita. Per poter “predicare sui tetti” (o nelle piazze) non serve una
particolare originalità o coraggio: si tratta piuttosto di mettere da parte la
timidezza della fede, anzi di fare in modo che essa venga sostituita dalla
certezza della fede». William Jourdan, Pastore evangelico