ilVicinato@ - Fonte notizia elbareport.it - «Finalmente la scorsa settimana la Guardia di Finanza si è
presentata in comune. Spero che così sia iniziato un percorso che porti alla
verità sui conti, sugli ammanchi, sulle tante illazioni che sono state fatte
sulla mia persona e su molte altre, non ultima Franco Franchini. Ecco,
sinceramente questa è la cosa che mi ha
indignato di più. Cosa ha significato tirare fuori il nome di Franco così a
sproposito in questa vicenda? Solo pura cattiveria. Franco ha fatto il sindaco
in tempi duri per il paese, dall’inizio
degli anni 80 per tre legislature.
Ha riportato Rio al pari degli altri comuni, pari tra i pari, non l'ultimo
della lista. Ha fatto quello che poteva con i mezzi che aveva, con dignità,
onestà e successo, tanto che, finita la sua esperienza di sindaco, è stato
chiamato ad impegni più importanti, fuori dall'isola, sia come eletto che come
nominato. E questo è capitato a pochi sindaci elbani, prima e dopo di lui. Io
ero e sono orgogliosa di aver cominciato a fare politica insieme a lui e di
aver con lui mantenuto un rapporto forte di amicizia e di
rispetto reciproco, fino a che il destino ce lo ha permesso. È stato un
compagno di partito ed un grande amico,
che ho apprezzato anche per il suo attaccamento alla famiglia, alla
moglie e alla figlia, mai dimenticando
le sue radici familiari e affettive anche nei momenti delle grandi
battaglie, degli scontri politici. Per me e per molti un esempio di uomo, che
ha saputo coniugare pubblico e privato, con il sorriso sempre sulle labbra, non
guardandosi mai alle spalle, ma sempre con uno sguardo verso il futuro. Perciò
difficilmente comprendo di questa nuova
amministrazione lo sguardo rivolto al passato, soprattutto perché
intendeva rappresentare il
"nuovo", il non legato agli interessi "politici e
partitici", ma solo il bene della nostra piccola comunità . Invece, è
arrivata a volgere lo sguardo ad
anni lontani e, non bastando, i
suoi supporters sono risaliti addirittura agli anni 80. Mi sembra davvero
eccessivo, e poco producente per riportare uno spirito di comunità che oggi
manca in paese». Catalina
Schezzini