8 aprile 2018

IL VANGELO CI PARLA: “La parola del Signore fu rivolta a Giona, per la seconda volta, in questi termini: Alzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama loro quello che io ti comando... Giona 3,1-2”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Forse il postino non suona sempre due volte, ma il Signore dà una seconda chance a Giona. Identica. Il che, sia detto en passant, relativizza non poco i nostri abituali rimpianti, rammarichi e persino rimorsi. "Vai a Ninive", che sarebbe un po’ come Pechino, Tokyo o New York per il provinciale Giona. Il Signore porta Giona a Ninive, chiedendo in realtà a Giona di portarLo a Ninive. Come un tedoforo, anzi come un teoforo. Gli dice di "proclamare", verbo quantomai allergenico per un gran refrattario come il Nostro. Ma lui lo fa. E proclama una quarantena invertita: 40 dì attendendo la distruzione. E tuttavia la storia di una catastrofe annunciata non è necessariamente la storia di una catastrofe. Non c’era stato un conto alla rovescia pubblico per Sodoma e Gomorra, né per il Diluvio. Qui sì. Giona proclama la fine del mondo urbano, e la città, re in testa, proclama il digiuno (…) Da fuggitivo a Megafono di Dio, cui s’inchina la città tutta riservandogli una immensa gratificazione (…) Eppure ci attende ancora qualche versetto e qualche sorpresa...». Alcuni stralci di una riflessione di Enrico Benedetto, Pastore evangelico