umbertocanovaro@ - «Dal verbo greco “epiphànein”,
composto di “epì” (dall'alto) e “phànein” (apparire): “epiphàneia” è la manifestazioni della
divinità. Nell’antica Grecia erano le
feste dedicate a una particolare divinità durante le quali essa si manifestava.
Il Cristianesimo si appropriò del concetto,
significandolo quale prima manifestazione "pubblica" di
Cristo, con l'omaggio che gli fu reso dai Re Magi. E’ interessante conoscere
che in questa occasione, la Chiesa cattolica dà l’annuncio di tutto il
calendario liturgico dell’anno, a partire dalla data della Pasqua e delle altre
maggiori festività religiose. Questa è una consuetudine molto antica, che
risale al Concilio di Nicea (325 d. C.), che stabilì che fosse il Patriarca di
Alessandria d’Egitto, città nella quale fiorirono i più avanzati studi
astronomici, a notificare la data della Pasqua. E dal V sec. a tutt’oggi, il
giorno prescelto per la manifestazione pubblica è proprio l’Epifania». Umberto Canovaro