![]() |
Isola d'Elba, 17
Marzo 1861:
il Postale Gulnara
|
ilvicinato@ - Fonte: Marcello
Camici, Archivio storico comune Portoferraio - «Prima
del 1801 l’Elba era divisa fra tre sovrani. Portoferraio, che apparteneva al
Granducato di Toscana, comunicava con Livorno tramite una strada litoranea che
passava da Torre Nuova vicino a Piombino. Una barca da Portoferraio portava una
volta la settimana la posta a Torre Nuova e viceversa. Longone che apparteneva
a Napoli comunicava con questa città una volta al mese tramite Santo Stefano o
Talamone (stato dei Presidi). Il resto dell’isola che era sotto il dominio
della Signoria degli Appiani corrispondeva da Rio Marina con una barca due
volte la settimana con Piombino. Dopo il 1801, annessa l’Elba alla Francia, la
corrispondenza partiva una volta la settimana da Portoferraio per Piombino: da
qui continuava per le diverse destinazioni. Una volta la settimana la posta da
Piombino giungeva a Portoferraio dove si faceva la distribuzione delle lettere
fra i diversi comuni dell’isola. Tra il 1814-15, occupato Piombino dalle truppe
austriache, a Napoleone che era stato confinato all’Elba non conveniva che la
corrispondenza dall’Elba passasse nelle mani di impiegati che dipendevano da un
governo a lui ostile. Dette incarico a Bertrand, gran maresciallo di Palazzo,
di consultare l’Intendente Balbiani per sentire cosa consigliava di fare.
Costui ebbe a dire e consigliare di avvicinarsi all’antico sistema. Perciò
indicava una barca equipaggiata di 5 uomini per il trasporto della
corrispondenza a Piombino e viceversa: da Piombino poi, un uomo a cavallo, doveva
portare la corrispondenza a Livorno direttamente. Fuggito Napoleone dall’Elba
questo servizio postale lo ereditò il restaurato Granducato di Toscana e il
conte Fantoni, inviato in qualità di commissario straordinario, del servizio
postale ricorda che vi era una direzione delle poste per l’isola d’Elba in
Portoferraio».