L'ELBA ALL'ALBA DELL'UNITÀ D'ITALIA (1859-1860), ELEZIONI COMUNALI: “A Longone vi sono diverse persone che reclamano non essere state messe nelle liste elettorali e producono la cartella dell'imposizione”

ilVicinato@ - Fonte notizia Marcello Camici - «Nell'esposizione delle
liste elettorali così come prescritto dalla legge nascono problemi. A Longone
per esempio il gonfaloniere così scrive al cancelliere dell'Elba: “Vi sono
diverse persone che reclamano non essere state messe nelle liste elettorali e
producono la cartella dell'imposizione (erano elettori solo coloro che pagavano
le tasse, ndr), gradirei sapere come debbo comportarmi". Inoltre le
elezioni Municipali si avvicinano e il governo non può esserne spettatore
indifferente perché le considera un vero atto politico col quale i Toscani
debbono avvalorare i loro atti precedenti condotti con tanta saviezza ed
umanità. Perché le elezioni riescano è necessario che vi concorra quel numero
di elettori: “Per dare queste notizie non si tenghino paghi i Gonfalonieri
delle solite notificazioni, ma facciano pervenire a ciascun elettore uno
speciale invito in quella forma che reputeranno meglio conveniente”. Lo scopo è
impedire la dispersione dei voti e fare riuscire le elezioni al primo
scrutinio, perciò occorre che in ogni Comune si tengano “private adunanze” per
proporre una lista di candidati accettabile dalla maggioranza».