lomarchetti@ - «Il servizio di raccolta dei rifiuti “porta a porta” può
essere un buon rimedio per educare e quindi abituare i cittadini alle regole
della “differenziata”. Affinché questa sia efficace necessita tuttavia che il
comune di Rio, specie in questa fase di rodaggio, si faccia carico di ascoltare
la voce dei cittadini. Domanda: perché rivolgersi al comune e non alla società Elbana
servizi ambientali (Esa)? Risposte: è al comune infatti che si paga la tassa sui rifiuti
(Tari); è il comune che ha deciso d'introdurre la raccolta “porta a
porta”; è il comune la stazione appaltante che ha affidato il servizio
a Esa spa. È il comune che coi soldi dei cittadini, finanzia i costi delle
prestazioni d'opera di raccolta e smaltimento dei rifiuti. È il comune quindi
che, senza se e senza ma, deve controllare la corretta gestione del contratto d’appalto e la qualità delle prestazioni assegnate a Esa. Suggerisco al
comune di attivare una sezione sul sito ufficiale dell’amministrazione comunale,
oppure una pagina dedicata su face book, dove consentire alle persone di dare
suggerimenti, fare segnalazioni e manifestare le loro esigenze, anche perché i
casi da controllare o correggere sono molteplici. Ad esempio una mia amica mi
ha evidenziato che lei viene a Rio Marina ogni fine settimana: arriva il
venerdì sera e parte la domenica pomeriggio. Come deve fare per smaltire
correttamente i rifiuti di casa rispettando le indicazioni dettate dal calendario con le
sue figurine dai molteplici colori?». Lorenzo Marchetti