ilVicinato@ - Dal giornale elbareport.it,
dov’è riportato l’intero articolo - «C’è chi pensa che tappare una buca in
una strada, grande o grossa che sia, oppure fare un parcheggio o un giardino
significhi saper amministrare un comune. Non è affatto così. Saper amministrare
un comune è difficile, e nell’accingersi, è richiesto molto “mestiere”, con
esperienze vissute meglio se vengono da lontano. Gli improvvisati, rischiano di
fare seri danni. Amministrare significa prima di tutto saper stare in mezzo
alla gente, capirne le sensibilità, rimuoverne le divisioni, educare al meglio
le giovani generazioni con la propria presenza e vicinanza, infondere la
filosofia dell’accoglienza, svolgere politiche di integrazione sociale per gli
anziani, per i giovani, per le donne, soprattutto quelle sole e che manifestano
problemi. Amministrare è saper creare punti di dialogo e di ritrovo anche e
soprattutto culturali, come una biblioteca, o un forum. Amministrare significa
non far calare le scelte dall’alto, ma condividerle, farle metabolizzare,
spiegarle e convincere che sono le migliori per il bene del paese. Amministrare
è non isolarsi, è confrontarsi con tutti, senza tratti di sufficienza o
arroganza. La Giunta e il sindaco di Rio non aprono nessun dialogo, nessuna
comunicazione con il paese sulle scelte che determinano grossi impatti sulla
collettività. Solo una spocchiosa supponenza per la quale ”io so io, mentre
voi... non siete nulla”. Rio dal 2018 è un paese a democrazia sospesa: prima la
minaccia di querele, poi le offese ai dissidenti, poi l’autoreferenzialità,
hanno annichilito il dibattito politico (…)». Terra Nostra, gruppo consiliare di minoranza del comune di Rio