enricocarletti1962@ - «È un affermazione forte, lo
riconosco, ma anche tanto sofferta ed amara, pronunciata da chi è nato, vive e
lavora in questo paese da quasi sessanta anni: l’amarezza di cittadino è nel
vedere lo stato di degrado in cui versa l’illuminazione pubblica della nostra
cittadina, in modo particolare la via principale di accesso al paese, venendo
da Porto Azzurro: (centro in cui tutto,
a sera, è un inno alla luce) Via Principe Amedeo, dove è addirittura
imbarazzante: una strada lunga non meno di 700 metri, larga all’incirca dodici,
tra carreggiata e marciapiedi ed illuminata, da un solo lato della strada, da
non più di dieci singole lampadine, tra l’altro neppure luminose come quelle di
ultima generazione, poste su lampioni che potrebbero contenerne il doppio ma
sempre, perennemente, non funzionanti. Lampioni che, quando, in passato alcuni
sono andati perduti, o perché oggetto di incidenti con veicoli o caduti per
deterioramento dei materiali, (come avvenuto nella principale piazza del paese,
Piazza Salvo d’Acquisto) non sono stati più rimpiazzati. Come supporto solo
alcune lampade sospese al centro della carreggiata da tiranti collegati a pali
ormai arrugginiti, posti ai margini dei marciapiedi. L’ultima testimonianza
dell’illuminazione degli anni ‘50, di utilità irrisoria più utile come supporto
ai festoni luminosi natalizi. La stessa cosa accade per la manutenzione dei
punti luce posti anche in zone sensibili come scalinate ripide, strade di
accesso ad aree di parcheggio, vicoli nel pieno centro storico, vie con forte
pendenza, alcune delle quali sono completamente al buio perché non c’è nessun
addetto comunale che si occupi della sostituzione di lampadine, alcune, fuori
uso anche da due anni ed a niente serve l’insistente segnalazione dei punti
luce non funzionanti effettuate tanto dai residenti che dagli ospiti al corpo
dei vigili urbani che chiamano in causa la responsabilità di imprecisati operai
incaricati in uno squallido scarico di responsabilità. La scarsa illuminazione
in cui si trova Il paese di Rio Marina è un problema di sempre, solo il sindaco
Bosi, nei suoi due mandati, lo affrontò applicando, come soluzione tampone dei
punti luce sui muri dei palazzi ma non approntando poi una soluzione definitiva
al problema. Punti luce tampone adesso non più funzionanti e rimasti in bella
vista ad arrugginire sulle facciate dei palazzi. Come operatore economico
questa grave handicap suscita in me soprattutto rabbia perché i pochi negozi
che come il mio si trovano all’ingresso del paese sono, praticamente,
emarginati dalla vita commerciale nelle ore notturne: nessuno osa venire a fare
una passeggiata in una zona del paese in cui per poter camminare è quasi
necessario avere un supporto luminoso, non di rado sono stato testimone di
cadute di turisti che non avevano visto dove finisse il marciapiede con
conseguenze, sul piano fisico, anche serie per alcuni di loro. Episodi non
certo gratificanti per l’immagine di una località che vive di turismo! Con
disappunto devo prendere nota come le torce a led siano l’articolo maggiormente
venduto dalla mia attività, nelle ore serali, a tutti coloro che, giunti al crepuscolo per recarsi
a cena nei vari locali, a conclusione della serata, si trovino a dover
raggiungere le proprie auto in un buio vergognoso. Molti chiedono se, in quella
sera, sia in corso un improvviso blackout o una perdita di potenza
nell’erogazione dell’energia, non arrivano minimamente a pensare che tutto ciò
è una squallida quotidianità serale che ci accompagna per ogni giorno
dell’anno! Mi auguro vivamente che il sindaco del nostro comune: l’avvocato
Marco Corsini che sta operando con molti interventi migliorativi sull’intero
territorio comunale cominci a prendere in seria analisi questo grave problema
che crea in tanti riesi: rammarico come cittadini ed ancor più rabbia e
frustrazione come operatori economici, ma anche un pessimo biglietto da visita
per tutti i turisti che giunti, nelle ore notturne, all’ingresso del paese,
trovano una squallida desolazione
propria di realtà del terzo mondo». Enrico Carletti