ilVicinato@ - Fonte
notizia dalla stampa locale - «Cinque
persone, tre uomini e due donne di età compresa tra i trentatré e i cinquantuno
anni, sono agli arresti domiciliari perché ritenute responsabili, a vario
titolo, di concorso aggravato in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina,
sostituzione di persona e falsità materiale commessa da privato. L’attività
investigativa dei carabinieri ha consentito di accertare l’esistenza di due
gruppi criminali con base nell’hinterland napoletano i quali, allestendo un
“caf abusivo” e una “centrale del lavoro”, si erano specializzati nella
predisposizione e presentazione di migliaia di domande di ingresso in Italia di
presunti lavoratori extracomunitari (prevalentemente originari del Bangladesh
ma anche di paesi del Nord Africa e dell’India) non solo per la provincia di
Livorno ma per tutto il territorio nazionale. I malfattori producevano
documentazioni false riconducibile a ignari rappresentanti di centinaia di
aziende edili e agricole ovvero quelle che verosimilmente impiegano tale tipo
di lavoratori (ventiquattro quelle della provincia livornese). I farabutti, in particolare,
tentavano di sfruttare la procedura del “silenzio-assenso” per le difficoltà di
controllo da parte delle Prefetture destinatarie per le numerosissime richieste
pervenute nei periodi del cosiddetto“Click day”».