28 luglio 2008

COMUNITA' DELL'ARCIPELAGO, verso una comunità montana con un altro nome e senza soldi? Il commissario Alessi è contento, io no

marchetti.lorenzo@tiscali.it - Non si può essere felici se si va verso «un ente che abbia la stessa funzione della comunità montana», è un ritorno all’antico che non serve a niente, anzi è pericoloso. Il nuovo organismo, fra l’altro, non riceverà dal governo i finanziamenti del passato. Non è, inoltre, quell’ente individuato dalle parti sociali dotato di funzioni in grado di rispondere alle sfide della globalizzazione, ma capace, allo stesso tempo, di salvaguardare i poteri e le autonomie locali, vale a dire lo strumento operativo che non mortifica i comuni. La «politica del fare», come hanno palesato le stesse rappresentanze economiche e sociali, non può fermarsi ad un tavolo quale il Goal, seppure autorevole e pure strutturato, poiché non basta «raccattare», occorre «fare», e per fare ci vogliono compiti d’istituto veri, vale a dire la potestà deliberativa. Il sondaggio promosso da «ilVicinato@libero.it» lo scorso marzo su «un organismo sovacomunale, ma quale?» vide solo il 15% a favore della Comunità Montana, mentre il 79% (53 + 26) scelse l’unione dei comuni-comunità dell’arcipelago. Nei sondaggi successivi (giugno e luglio) la tendenza dei cittadini è stata costantemente a favore di una “comunità forte” a cui affidare le seguenti competenze: governo del territorio, progettazione e procedure di affidamento di lavori pubblici, servizi e attività educative, individuazione e attivazione dei fondi strutturali nazionali ed europei, sportello unico delle attività produttive, corpo unico di polizia municipale. I sindaci raccolgano codeste sfide e abbiano il coraggio e la forza di delegare parte del loro potere alla nascente Comunità dell’Arcipelago Toscano, si assicurino nel contempo una presenza stabile e attiva nell’esecutivo dell’ente, abbiano, in definitiva, capacità d’innovazione e non si facciano confondere dalle sirene del passato. Questo è anche l’orientamento emerso dall’assemblea intercomunale del Pd elbano dello scorso 14 luglio.