pd.rio@ «Ci
sarà tempo per discutere delle sfide future. Oggi, però, voglio soffermarmi su
un punto fondamentale: le nomine del nuovo consiglio di amministrazione. Il 14
agosto il sindaco di Rio, Marco Corsini, ha dichiarato: “Saluto il nuovo
consiglio di amministrazione – composto dal Presidente del CdA…”. L'articolo 9,
comma 1, dello statuto della società del Parco Minerario è chiaro: “Gli
amministratori (CdA) sono nominati dall’assemblea su indicazioni del socio
(comune) con deliberazione del consiglio comunale del comune di Rio, su
proposta del sindaco». Lo Statuto rimanda quindi a una delibera del consiglio
comunale. È stata rispettata questa procedura? Se no, perché? Il comma 2 dello
stesso articolo aggiunge: “I componenti del CdA sono scelti tra soggetti in
possesso di conoscenze e professionalità adeguate agli scopi…”. Imparzialità e
trasparenza, sono valori fondamentali della buona amministrazione. In Italia,
molti consigli comunali hanno regolamenti chiari per le nomine negli enti e
nelle partecipate. Obiettivo: appunto, garantire trasparenza e prevenire scelte
arbitrarie dei sindaci. Regole che oggi rappresentano la normalità e che, nel
caso della società in house Parco Minerario dell’Isola d’Elba, esalterebbero le
competenze e le capacità già ampiamente presenti nel nostro territorio. A Rio,
purtroppo, non è ancora così. Ad ogni modo auguro al presidente ed ai
consiglieri, buon lavoro». Fabrizio
Ania, segretario del circolo Pd di Rio
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18 agosto 2025
12 agosto 2025
CAMBIA IL CDA DELLA PARCO MINERARIO DELL’ISOLA D’ELBA
ilVicinato@ - Fonte
notizia dalla stampa locale - «Dopo
le recenti dimissioni della presidente di altri consiglieri, ad eccezione di
Nicola Gemelli, dal consiglio di
amministrazione della società partecipata Parco Minerario dell’Isola d’Elba, il
sindaco di Rio ha dato indicazioni sulla nomina dei nuovi membri del CdA. I
nomi indicati sono: Alessandro Squarci (ex presidente), Mario Ferrari (ex
sindaco di Portoferraio), Simonetta Simoni (ex assessore di Rio nell’Elba) e
Gabriella Solari (ex presidente di Esa). Gli incarichi saranno ricoperti a
titolo gratuito».
5 giugno 2025
RIO MARINA, VISITA ALLE MINIERE DI RAGAZZI E FAMIGLIE DELL’ASSOCIAZIONE GIOVANI DIABETICI
ilVicinato@ - Fonte
notizia dalla stampa locale - «L’associazione
giovani diabetici (Agd) di Livorno ha organizzato nei giorni scorsi una visita Parco
minerario dell’Isola d’Elba a Rio Marina. L’iniziativa è stata organizzata per
fornire supporto a quindici famiglie con ragazzi affetti da diabete di tipo Uno
residenti all’Elba e a Livorno, promuovendo al contempo la valorizzazione del
territorio. Spiega Eleonora Dati responsabile del Servizio di diabetologia
pediatrica: “Le esperienze sul campo rappresentano un momento fondamentale nel
percorso terapeutico del diabete giovanile: permettono di rafforzare le
competenze pratiche e teoriche, ma soprattutto contribuiscono a costruire un
rapporto di fiducia solido tra ragazzi, famiglie e operatori sanitari. Per la
buona riuscita degli eventi vogliamo rivolgere un sentito ringraziamento a
tutti i partecipanti, ragazzi e genitori, per l’entusiasmo e l’impegno
dimostrati, nonché a tutti coloro che hanno reso possibile le giornate elbane e
in particolare il Museo minerario Rio Marina, il Soroptomist Club Isola d’Elba,
la compagnia Moby e l’Hotel Rio sul mare”».
3 giugno 2025
2 giugno 2025
PARCO MINERARIO DELL’ELBA: “Serve una svolta e chiarezza nelle nomine”
ilVicinato@ - Da un articolo di Fabrizio Ania,
segretario del circolo Pd di Rio: «Il Parco Minerario versa in una situazione
sempre più critica, segnata da una preoccupante serie di episodi negativi. Il
primo riguarda le dimissioni “a scoppio ritardato” di parte del consiglio di
amministrazione, due in appena due anni, mentre restano in sospeso le
dimissioni annunciate, ma non ancora formalizzate, della presidente. Il secondo
segnale allarmante è rappresentato dalle dismissioni patrimoniali: invece di
investire nel recupero e nella valorizzazione di beni storici situati nel cuore
del Parco, come Villa Pescetti e Villa Palombo, l’amministrazione comunale ha
preferito metterli all’asta. Il terzo, e forse più grave, è il silenzio. Da
anni, non vi è un confronto serio sullo stato del Parco. Una domanda allora è
inevitabile: il Parco rappresenta ancora una risorsa strategica per l’economia
locale? È ancora un motore possibile per uno sviluppo sostenibile, per una
coesione territoriale, per l’identità di una comunità che affonda le proprie
radici nella storia mineraria? Esperienze virtuose non mancano. In Toscana e in
altre realtà italiane, i parchi minerari sono diventati strumenti efficaci di
sviluppo integrato, capaci di coniugare cultura, ambiente, ricerca e
innovazione. Per questo auspico l’apertura di un confronto pubblico,
partecipato e trasparente, che metta al centro la missione originaria del Parco
e ne costruisca una nuova progettualità, fondata sulla valorizzazione
dell’identità e dell’unicità del nostro territorio, a beneficio dell’intera
comunità. Auspico inoltre la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione
competente con una presidenza autorevole, capaci di raccogliere questa sfida e
guidare la trasformazione del parco minelba. È arrivato il momento che anche il
nostro comune si doti, sulla base di un regolamento degli incarichi esterni, di
regole chiare e trasparenti per le nomine negli enti, affinché questi incarichi siano assegnati
sulla base delle competenze, della credibilità e del merito».
26 marzo 2025
RIO MARINA, IL PROGETTO FABER PARTIRÀ DAI RESTI DEL VILLAGGIO DI GRASSERA
ilVicinato@ - Fonte notizia dalla stampa locale - «Una giornata di studi dedicata
all’Isola d’Elba e al ferro elbano nel medioevo si è tenuta venerdì 21 marzo nella
sala conferenze del palazzo del Burò di Rio Marina. L’incontro è stato un
momento di confronto tra vari studiosi di diverse università francesi e
italiane, organizzato dall’università di Tours in collaborazione con il dipartimento
di scienze storiche e dei beni culturali dell’università di Siena che da trent’anni,
con diversi progetti, lavora sull’Isola. Durante la mattinata sono state illustrate
le ricerche riguardanti sia l’estrazione del ferro elbano, sia la sua
circolazione nelle varie regioni italiane. È stato presentato, inoltre, il
progetto Faber, una ricerca sul territorio riese nel periodo medievale della
durata di tre anni, che sarà realizzata dal prossimo settembre. Il progetto
permetterà di chiarire meglio le caratteristiche della produzione siderurgica
in questo periodo storico che è ancora poco studiato. La prima campagna d’indagine
si concentrerà nella zona dello scomparso villaggio di Grassera. Ha così commentato
la dottoressa Giada Monni, una dei promotori del progetto: “Da studiosa di
archeologia elbana, ma soprattutto da riese sono orgogliosa che l’università si
sia interessata nuovamente al nostro territorio e che il ferro elbano, ormai un
tema caldo nella discussione storica e archeologica, sia al centro della
ricerca attuale”».
3 marzo 2025
FLUORITE E FELDSPATO SONO LE UNICHE MATERIE CRITICHE COLTIVATE IN ITALIA
Miniera di Rio - Cantiere di Valle Giove
ilVicinato@ - Fonte
notizia dal web - «L’Istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha pubblicato sul
suo sito una mappa aggiornata, a livello nazionale, delle risorse minerarie. A
primo impatto si può capire come le Alpi, la costa tirrenica, la Calabria e la
Sardegna, siano ricche di minerali strategici. Attualmente sono 76 le miniere
ancora attive in Italia, di cui 20 relative a 34 materiali che sono definiti
“critici” secondo le direttive europee. Oltre al litio tosco-laziale e al
cobalto piemontese, le miniere più importanti riguardano l’estrazione di
feldspato e fluorite. In Italia non vengono, per ora, estratti materiali come
litio, titanio e cobalto e per la loro fornitura il nostro paese è totalmente
dipendente dai mercati esteri. Alla luce delle nuove tecniche di esplorazione e
dell’andamento dei prezzi di mercato, molti dei depositi conosciuti andrebbero
rivalutati. Le informazioni fornite da Ispra ci permettono di localizzare
questi materiali critici e di avviare un dibattito pubblico obiettivo, libero
da preconcetti geopolitici ma con uno sguardo verso un futuro sempre meno
segnato dalla globalizzazione».
24 febbraio 2025
TERRE RARE IN ITALIA: “La miniera di Silius verso la riapertura per l’estrazione della florite, un minerale presente anche a Rio Marina”
ilVicinato@ - Fonte notizia dal web - «Le cosiddette terre rare, al
centro delle trattative fra Ucraina, Russia e Stati Uniti verso un possibile
accordo di pace, sono anche in Italia. In Sardegna, infatti, sta per riaprire la
storica miniera di Silius, a 50 chilometri da Cagliari. Il sito che è ricco di fluorite, ritornerà
operativo dopo decenni d’inattività, segnando così una nuova fase per
l’industria mineraria in Italia. La fluorite è un minerale fondamentale per la
transizione ecologica, utilizzato come condurre di corrente elettrica nelle
batterie agli ioni di litio. La notizia è stata diffusa dal Corriere della Sera.
La fluorite è presente anche nel cantiere di Valle Giove, nella zona mineraria
di Rio Marina (nella foto un campione). Da notare che l’area di Valle Giove non è passata al comune di Rio con il federalismo demaniale, ma è tuttora
di proprietà dello stato in quanto giacimento minerario strategico».
12 settembre 2024
RIO MARINA - PALAZZO DEL BURÒ, CORSO DI AGGIORNAMENTO DEL CAI PER OPERATORI TURISTICI E CULTURALI DI 2° LIVELLO
ilVicinato@ - Informazione dalla stampa locale - «Un
corso di aggiornamento per operatori turistici e culturali di 2° livello,
organizzato dal comitato scientifico centrale del Club Alpini Italiano si è
tenuto nei giorni scorsi (dal 5 all’8 settembre) nella sala conferenze Parco
Minerario dell’Isola d’Elba al Palazzo del Burò di Rio Marina. Il corso, dal
titolo “Isola d’Elba: una storia geologica particolare della Toscana e di
ricchezza mineraria”, coordinato da Giovanni Margheritini, si è tenuto sia con
uscite a tema sia con interventi scientifici dei docenti del Cai, e ha effettuato
un focus sugli aspetti geologici del paesaggio minerario. Fra gli interventi, quelli
del prof. Carlo Natali che ha ripercorso la storia dell’Elba dall’epoca
etrusco-romana fini ad arrivare al secolo scorso, soffermandosi sul tema
dell’identità culturale delle comunità elbane. Il prof. Marco Bastogi che ha descritto
l’evoluzione geologica dell’Isola, cercando di approfondire i temi della grande
e sorprendete diversità dell’area orientale e dell’area occidentale. Il prof.
Francesco Mantelli ha invece parlato di acqua dell’Elba. Per il comune di Rio
ha seguito i lavori la dottoressa Valeria Barbagli».
9 settembre 2024
PARCO MINERARIO - CARTE STORICHE DELLE MINIERE DELL’ELBA: “È sicuro l’avvocato Corsini che l’archivio è di proprietà Fintecna? Le trascuratezze sono ben altre”
lomarchetti@ - «Apprendo
dalla stampa locale che lo scorso 6 settembre nello studio del notaio Morelli a
Portoferraio la società Fintecna ha donato comune di Rio l’archivio storico
delle miniere dell’Elba, custodito nella sede del Parco Minerario dell’Isola
d’Elba. Il sindaco Corsini ha annunciato di avere risolto “Una delle tante
situazioni confuse e trascurate di questo territorio”. È sicuro l’avvocato Corsini
che quelle carte sono di proprietà Fintecna ex Ilva? A me non risulta! Parte
dei documenti furono ritirati dalla Fintecna SpA quando lasciò il servizio di
custodia del compendio minerario elbano, quello che si era salvato dal
saccheggio dei “topi d’archivio” fu consegnato su mia richiesta alla Parco
minerario. Tuttavia, la vera documentazione “di notevole interesse storico” era
quella custodita nel Palazzo governativo che l’allora delegato ing. Retacchi, sempre
su mia istanza, dette in custodia alla società del Parco Minerario che io nel
2006 lasciai nel Palazzo del Burò insieme
alle carte residuali ex Ilva». Lorenzo Marchetti,
ex presidente della società Parco Minerario dell’Isola d’Elba
25 agosto 2024
ISOLA D’ELBA, SCOPERTO UN ANTICO SERBATOIO GEOTERMICO
ilVicinato@ - Informazione da facebook - «Sotto
la superficie dell'Elba orientale sono state trovate micro-gocce di fluidi
intrappolati dentro cristalli di quarzo associati ad ematite e magnetite, che
si sono formati in un antico serbatoio geotermico circa 5,5 milioni di anni fa
per l'interazione tra il fluido geotermico e la roccia serbatoio. Lo ha reso
noto Andrea Brogi, docente e ricercatore del dipartimento di scienze della
terra e geoambientali dell'università di Bari. Questo consente l'utilizzo della
risorsa geotermica ad alta temperatura, per scopi elettrici, e a bassa
temperatura, per scopi termici cioè il riscaldamento di abitazioni e uffici».
24 giugno 2024
MINIERE DI RIO, CHI VIGILA SUL LAGHETTO DELLE CONCHE? Chi paga se qualcuno cade, si ferisce o finisce nel laghetto?
ilVicinato@ - «Un
anonimo ha scritto su RioBlog: "Oggi
(ieri domenica 23 giugno, ndr) al laghetto delle Conche c'era un via vai di
turisti, ho contato almeno 300 automobili parcheggiate ovunque, biciclette,
moto e pedoni. Minimo mille persone in un solo giorno (...)". Qualche
domanda sorge anche a noi: “Si può entrare in un giacimento minerario senza la guida
e senza un biglietto che attiva l’assicurazione? Se qualcuno cade e si ferisce,
o addirittura finisce nel laghetto le cui acque sono tossiche, chi paga? Come
interviene la società del parco minerario cui è affidata la vigilanza delle ex
miniere di Rio?”. Ricordiamo che l’area dov’è il laghetto appartiene al demanio
dello stato, tant’è che si trova nella miniera di Rio Albano. Il laghetto è dovuto
a un pozzo di scavo ed è incluso nelle aree protette del parco nazionale dell’arcipelago.
La colorazione dell'acqua è rossa con riflessi violacei in prossimità delle sponde,
dove sono presenti elevate concentrazioni di elementi di minerale di ferro». Quelli de ilVicinato.it
14 giugno 2024
RIO, LA GALLERIA DEL ROSSETO È ANCORA INTERDETTA AI VISITATORI DOPO 41 GIORNI DAL TAGLIO DEL NASTRO
ilVicinato@ - «“Una
giornata dedicata alla miniera” fu quella di domenica del 5 maggio in cui sindaco
di Rio (nella foto) si dimenticò
d’invitare personalmente i minatori elbani, anche se ormai in pensione. Non li
chiamò nemmeno all’inaugurazione della galleria del Rosseto, recuperata con i soldi
pubblici per le Isole Minori. Dal taglio del nastro di quella domenica sono passati
quarantuno giorni, ma la galleria del Parco minerario dell’Isola d’Elba è ancora
interdetta ai visitatori. C’è chi mormora che non è stato ancora adempiuto alle
norme per la sicurezza: presenza di estintori, ecc. Insomma, ritardi
amministrativi o furia di tagliare il nastro? Bocche
cucite, intanto, dagli amministratori della Parco minerario. I minatori però, anche
se in pensione, sono tuttora vigili, attenti, lucidi e sempre dotati di una
buona memoria, e perciò non dimenticano». Quelli de ilVicinato.it
9 maggio 2024
RIO MARINA, UNA GIORNATA DEDICATA ALLA MINIERA: MA SENZA MINATORI PERCHÉ IL SINDACO NON LI HA INVITATI
ilVicinato@ - «Così
il sindaco di Rio: “Una giornata dedicata
alla miniera (domenica 5 maggio, ndr). E quando si dice miniera non si intende
solo il suo spazio fisico ma tutta la sua storia e la tradizione legata al
territorio”. Peccato che il Corsini (nella foto) si sia dimenticato d’invitare personalmente
i minatori elbani che se ormai in pensione, sono tuttora vigili, attenti,
lucidi, e sempre dotati di una buona memoria storica». Quelli de ilVicinato.it
6 maggio 2024
RIO MARINA, RECUPERO DELLA GALLERIA DEL ROSSETO. UN NEO: “NON INVITATI NÉ I VECCHI MINATORI NÉ I PRECEDENTI PRESIDENTI. LA TESTIMONIANZA DI UNO SPELEOLOGO”
ilVicinato@ - «La società
Parco Minerario dell’Isola d’Elba ha inaugurato il recupero della galleria del
Rosseto (nelle foto) con il taglio del nastro che c’è stato nella tarda mattinata di ieri, domenica
5 maggio. In precedenza si è tenuta una cerimonia nel Palazzo del Burò, dov’è
stata dedicata una sala all’ingegner Giovanni Mengozzi, tuttora in vita (è
quasi centenario), storico direttore delle miniere di ferro dell’Elba. C’è chi
ha notato che alla manifestazione non sono stati invitati ufficialmente né gli ormai
minatori in pensione (operai, tecnici e impiegati) delle miniere elbane, né i precedenti
presidenti della Parco minerario, Lorenzo Marchetti sotto la cui gestione furono realizzate le uniche strutture finora
presenti (dal Palazzo del Burò all’Anfiteatro, al Laboratorio didattico del
Bacino, etc.), e Ilio Pisani grazie al quale è stata individuata la galleria
del Rosseto e ottenuto il finanziamento economico. Dalla stampa locale
riportiamo quanto raccontato dallo speleologo amatoriale Massimo La Rosa: all’epoca il Parco Minerario, mostrandoci
l’ampio carteggio delle miniere, ci aveva segnalato che in questa zona avrebbe
dovuto esserci una miniera (una galleria d’escavazione, ndr). Quando arrivammo
sul posto con il mio collega Mario Dubravev, trovammo due indizi nei binari
ancora esistenti e un edificio diroccato nei pressi di una frana di massi
circondata dalla macchia. L’abbiamo trovata al secondo tentativo, e siamo stati
talmente emozionati da dimenticare per qualche istante anche le precauzioni che
si prendono in casi come questo. È una galleria molto particolare, con una
nicchia che presenta una concrezione calcarea con cristallizzazioni di calcite
rara da trovarsi in queste situazioni. Questo ritrovamento potrebbe
rappresentare un primo passo, perché questa galleria offre molte altre cose da
visitare. Qui ci troviamo a quota 138, ma attraverso il fornello che si trova nella
sua parte conclusiva, si scende fino a quota 106, con alcune diramazioni e un
piccolo grottino carsico che sarebbe fantastico poter rendere visitabile».
15 aprile 2024
RIO MARINA, COSÌ SI MORIVA IN MINIERA: “Era la mattina di Natale”
lomarchetti@ - «Lui era
un perito industriale che veniva da un’altra isola: la Sardegna. La direzione
della Ferromin – Miniere dell’Elba lo aveva messo a dirigere la laveria del Bacino dove il minerale di ferro veniva separato dalle rocce e dalle terre comuni. Un impianto che lui vedeva dal salottino di casa, poiché abitava
all'inizio di via Lunga, al numero 29, proprio a un centinaio dal macchinario.
Era il giorno di Natale e lui stava pranzando con la giovane e bella moglie,
quando la voce di un operaio gli urlò, da sotto la finestra, che al lavaggino c'era
bisogno di lui perché l'impianto si era inspiegabilmente bloccato. Lui s’infilò
cappotto, sciarpa e cappello, si scusò con la moglie, la bacio e la rassicurò
che dopo pochi minuti sarebbe ritornato a casa. La donna, però, tappò i piatti
e rimase in attesa dell'amato sposo. Quando dopo poco udì un grido straziante,
capì che quella era proprio la voce di suo marito, tuttavia sperò si trattasse
di un ennesimo piccolo incidente, ma cominciò a pregare la Madonna e lo fece nella sua lingua madre: in sardo. Un
lembo del cappotto di lui era stato preso dalla grande ruota
del macchinario e aveva risucchiato l’uomo nel letale ingranaggio. Così si moriva
in miniera! Nella foto i bambini in vista al parco minerario, ignari che quella
ruota davanti ai loro occhi provocò quell’incidente mortale avvenuto tanti anni
fa quando non erano nati nemmeno i loro nonni». Lorenzo M.
10 aprile 2024
RIO MARINA, GLI ALUNNI DELLE ELEMENTARI E DELLE MEDIE DI RIO NEL PARCO MINERARIO CON L’ASSOCIAZIONE CARLO D’EGO
ilVicinato@ - Informazione dalla stampa locale - «Dopo
i due incontri che si sono svolti presso la sala conferenze del Parco Minerario
Isola d’Elba, giovedì 11 aprile terzo appuntamento con “Un click nella storia riese – per non dimenticare il nostro passato”:
il progetto organizzato dall’associazione culturale Carlo d’Ego Riesità,
insieme all’Istituto comprensivo Carducci. Silvestro Mellini e Roberto Ferrini guideranno
gli alunni delle elementari e della scuola media di Rio, in un percorso
itinerante di circa due ore all’interno delle aree minerarie, sino a giungere
al cantiere “Bacino”. Continua così l’opera di valorizzazione di cos’è stato
questo territorio, infatti, tale è uno dei principali scopi dell’associazione,
perché nulla della storia di questo immenso luogo che riaccomuna Cavo a Rio
Elba e a Rio Marina, passando per Bagnaia, Nisporto, Nisportino fino a Capo
d’Arco, deve andare perso, anzi, dovrà trasformarsi in memoria che genera
risorsa».
6 aprile 2024
RIO, FIRMATA LA CONVENZIONE FRA IL COMUNE E L’UNIVERSITÀ DI SIENA PER GLI STUDI E LE RICERCHE SULL'ARCHEOLOGIA MINERARIA
ilVicinato@ - Informazione dalla stampa locale - «Il
comune di Rio e l’università di Siena hanno sottoscritto una convenzione che prevede
la collaborazione per studi e ricerche sui temi dell’archeologia, con uno
specifico riguardo a quella mineraria e alla metallurgia. Dice l’assessore Mattia
Guerrini (nella foto): “Questo accordo
migliorerà ulteriormente la qualità dell’offerta culturale del nostro
territorio. La convenzione con l’obiettivo di lavorare in sinergia con un ateneo,
molto importante come quello di Siena, consente di sviluppare progetti
congiunti e condividere le proprie competenze per la progettazione di una seria
politica culturale. Per poter essere credibili e avere un peso è fondamentale
costruire una fitta rete di alleanze e collaborazioni e questo è soltanto il
primo passo”. Insomma, tutto ciò consentirà attività tecnico-scientifiche,
culturali, di ricerca, di valorizzazione e formazione nel campo dello studio,
di tutela, conservazione, divulgazione e promozione del proprio patrimonio
culturale. Insomma, dare nuovamente al Parco minerario dell’Isola d’Elba quel
ruolo che aveva dalla sua nascita».
4 aprile 2024
RIO, PIERRE E CAMILLA: DUE GENERAZIONI DI ARTISTI A CONFRONTO
ilVicinato@ -
Fonte notizia ElbaReport - «Pierre Demoor e Camilla Lunghi: due generazioni
a confronto, due voci autentiche che raccontano il territorio di Rio da
prospettive intime ed emotive legate da un filo trasparente ma indissolubile,
quello dell’arte. Gli scorci delle marine e dei paesaggi costieri nelle
pennellate azzurre di Pierre, il racconto sincero e potente della vita nelle
miniere nella storia familiare e identitaria della giovane Camilla. Sono loro
due i protagonisti di questo capitolo di “Museo d’Artista” legato proprio al
Museo dei minerali dell’Elba e dell’arte mineraria del Palazzo del Burò di Rio
Marina, un luogo che parla ai visitatori attraverso pietre, frammenti, oggetti,
ricostruzioni realistiche, video interviste. Un punto di arrivo e partenza del
Parco Minerario dell'Isola d'Elba per cominciare a scoprire il patrimonio
naturalistico e storico dell’affascinante Terra di Rio».
3 aprile 2024
RIO, PERCHÉ SI È DIMESSO GIUSEPPE PALETTA DAL C.D.A. DELLA PARCO MINERARIO? CON QUALI MOTIVAZIONI?
listacambiamo@ - «Perché si è dimesso il signor Giuseppe
Paletta dal consiglio di amministrazione della Parco Minerario dell’Isola
d’Elba srl, la società in house del comune di Rio? E quali sono le motivazioni
con cui Giuseppe Paletta ha rassegnato le proprie dimissioni? È quanto chiede
di conoscere il consigliere Pier Luigi Casini del gruppo Cambiamo! con un’interrogazione
a risposta scritta presentata al sindaco di Rio. L’interrogante dice di avere saputo
delle dimissioni di Paletta dai social locali e dalle voci che circolano nei paesi
della Terra di Rio. Casini, infine, domanda a Corsini quali sono i criteri e il
nome che il sindaco intende proporre al consiglio comunale ai sensi
dell'articolo 42, comma 2, lettera "m" del Tuel per sostituire il consigliere
dimissionario». (Foto di repertorio, fuori il
museo dei minerali e dell’arte mineraria: il sindaco Corsini e Brambilla Pisoni,
presidente della srl Parco minerario)
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