PRIMARIE VERE, PRIMARIE SEMPRE. Le (in)decisioni dei candidati
http://danielabartalucci.ilcannocchiale.it - Il Partito Democratico nasce con le primarie, nasce scegliendo un rapporto diretto con i cittadini elettori che selezionano in percorsi aperti il loro leader (…) ci fu il discorso di accettazione di Veltroni al Ligotto e iniziò tutta la nostra storia recente di Democratici. Furono primarie vere? Vista l’enorme affluenza (non prevista, sicuramente non prevista almeno non in quei termini), visto il confronto tra leader e tra liste mi sentirei di dire di sì, in fondo si, anche se in parte dall’esito scontato (…) Qualche anno fa il futuro Sindaco di Firenze (ad esempio) si sarebbe scelto così: consultazioni dentro il partito di maggioranza relativa, consultazioni con i segretari dei partiti alleati, due o tre viaggi a Roma di esponenti del gruppo dirigente fino ad arrivare alla scelta ritenuta più forte, o almeno. più condivisa. Guardate non dico che fosse un metodo sbagliato, in questo modo sono stati selezionati uomini (tanti) e donne (poche) di valore, amati dalla gente, bravi amministratori, dico solo che adesso questo metodo non è più perseguibile (…) Faccenda complessa perché stiamo per la prima volta, come auspicato anche da me, correndo senza reti e non ci siamo mica tanto abituati. Faccenda complessa perché mentre il Partito Democratico fa le sue prove tecniche di primarie vere, gli alleati si inquietano e chiedono, magari anche a ragione, primarie di coalizione (…) Entro il 15 ottobre, sempre da regolamento, i sindaci uscenti devono dichiarare se si ricandideranno o no. Nel caso di ricandidatura sono di diritto candidati, alle primarie se ci sono degli “sfidanti” che raccolgono le firme dell’assemblea territoriale, o direttamente alle elezioni nel caso che nessun altro si faccia avanti. (…) Ne riparleremo, a presto! Daniela Bartalucci