23 luglio 2009

ELBA, tutto bene madama la marchesa? E questa rispose: io la vedo nera. Cerchiamo di garantirci gli standards minimi per una vita migliore

ornella.vai@alice.it - Come è noto a molti, la marchesa rispose: «La vedo nera». Sembra che, nello specifico, la marchesa non si riferisse alla situazione elbana, ma io mi sento di rispondere come lei. Ogni giorno, recandomi al lavoro, incavolata come lo sono sempre fino al secondo caffè, appena scopro il panorama che si gode dalle Grotte, mi chiedo, "ma un milanese, che deve andare al lavoro come me, cosa vede?" Ed allora il mio animo si rasserena. Subito dopo, però mi viene in mente quella canzone "basta che avemo u' sole, basta che avemo u' mare", cantata da due emigranti in cerca di fortuna altrove. Inoltre, il mio cielo azzurro, questo mare di cristallo, il sole splendente, quanto mi aiutano nelle carenze della nostra sanità, e dell'offerta formativa ridotta che possiamo concedere ai nostri giovani, dovute al nostro essere isola? La normativa ci sarebbe anche per consentirci di discostarci dai sempre più ristretti parametri nazionali, sarebbe sufficiente che gli organi preposti e la classe politica competente per territorio, si riunissero insieme ad un tavolo di lavoro per risolvere quelli che sono i maggiori problemi elbani: sanità, istruzione, trasporti, viabilità. Non possiamo pensare al turismo come a un "deus ex machina" in grado di risolvere tutti i nostri problemi. E non possiamo nemmeno pensare di poter contare su un territorio che da sempre abbiamo violato e non salvaguardato. Ciascuno di noi, nel proprio ambito e nella propria quotidianità evidenzi i problemi e, possibilmente tutti insieme, cerchiamo di risolverli, in modo da garantirci quegli standards minimi di qualità in grado di offrirci una vita migliore e di rilanciare la nostra economia. Ornella