IO STO CON FRANCESCHINI: un PD che accetta la vocazione maggioritaria e vuole portare ceti intermedi e moderati sul versante progressista
sergio.landi@yahoo.it - Sul Vicinato vedo un volto conosciuto: Lorenzo Marchetti. Mi fa piacere. Le strade buone si incontrano sempre. Da ex segretario del PCI degli anni 80 dico che la memoria non può essere né rimpianto né nostalgia ma palestra per migliorare il futuro. Dobbiamo essere liberi di farlo, ma soprattutto responsabili nel volerlo fare. Franceschini ci ha messo la responsabilità nei tempi peggiori senza aspettare come Bersani tempi "migliori" cioè più opportuni per lanciare una sfida. Ora da una parte (D'Alema) c' è lo sguardo ad un’Italia ante “89 (l'Italia proporzionale che affida al centro l'equilibrio politico del paese), dall'altra (Fassino) c'è una Italia che tenta disperatamente di essere più europea, bipolare, con una normale alternanza di forze e coalizioni che governano il paese (non che si limitano a vincere per il rotto della cuffia come nel 2006). Da una parte (Bersani) c'è un partito che si rinchiude nello spazio di una vecchia sinistra confusa e frantumata, dall'altro (Franceschini) c'è un partito che accetta la sfida della vocazione maggioritaria e si propone di portare ceti intermedi e moderati su un versante progressista. L'Italia che rinuncia a cambiare e l'Italia che invece ci prova. Io sto con questa Italia e con Franceschini e Fassino, con un Partito Democratico moderno, progressista e aperto. Sergio Landi - LIBERTÀeguale