4 maggio 2010

PRESENTATO A ROMA IL LIBRO ELBANO SU SANDRO PERTINI. Per i fascisti: “un sovversivo esaltato e pericoloso da sorvegliare costantemente”

info@circolopertinielba.org - A due passi da Regina Coeli, dove Pertini fu imprigionato dalle SS e con una fuga evitò, nel 1944, la pena capitale, si è attuata la riscoperta del partigiano-presidente grazie alla presentazione del libro “Portoferraio, 1933, processo a Sandro Pertini”. A illustrare il volume di oltre 240 pagine, stampato dagli Editori Riuniti Up, personaggi del calibro di Mario Almerighi, presidente della Fondazione che porta il nome del compianto statista, Sergio Flamigni già parlamentare del Pd, Antonio Ghirelli, noto giornalista addetto stampa del Quirinale, ai tempi del settennato del grande socialista, quindi Massimo Rendina presidente dell'Anpi che ha aperto al pubblico la Casa della Memoria e della Storia. I numerosi convenuti hanno potuto scoprire un 36enne detenuto politico Sandro Pertini, recluso a Pianosa e a Portoferraio, quando era ritenuto dalle autorità fasciste “un sovversivo esaltato e pericoloso da sorvegliare costantemente”. Non a caso l'antifascista fu privato della libertà per circa 18 anni tra espatrio, carcere e confino e a Portoferraio fu anche processato per oltraggio. In sala, tra avvocati, giudici, nonché aderenti all'associazione partigiani, Giovanni Galloni, quale testimone del tempo, impegnato a spiegare i retroscena della nomina a Presidente della Repubblica di Pertini. “Un testo importante – ha sottolineato Almerighi- curato dal Circolo Pertini dell'Elba col suo presidente Stefano Bramanti, l'avvocato Romano Figaia e il giudice Marcello Marinari, intervenuti all'evento. Il libro, ricco di documenti dell'epoca e degli atti del processo, andrà fatto conoscere anche agli studenti, visti i messaggi che ci consegna, relativi ai valori di libertà e democrazia espressi dalla vita dell'avvocato di Stella”.