14 agosto 2010

BERTI: si tratta di salvaguardare il futuro di un’intera isola. Si può rinunciare anche alle tessere di partito, ma io non sono in vendita

ilvicinato@libero.it – Taglia/Incolla da Elbareport: «A proposito del caso “Torre di Marciana Marina”, leggo uno strano comunicato o, meglio, una superflua precisazione da parte dell’Udc, redatta dal “buon” Luigi Coppola, di cui mi sfugge il senso dell’inutile contenuto e dell’inutile puntualizzazione. L’ispiratore della “nota” (gli Acta Diurna erano cose serie) forse si intende più della Torre degli Appiani che di quella di Marciana Marina e perciò non può comprendere le scomposte ed irrazionali prese di posizione dell’Amministrazione “pro tempore” del mio paese (…) Ai miei colleghi di partito, onorevoli e non, mi sento di dire, obiettivamente, che in questo momento storico gli interessi del mio paese sono più focalizzati e curati dalla minoranza di sinistra che non dai personaggi da operetta del Pdl, assolutamente non in sintonia con la storia e la cultura di Marciana Marina. (…) Non sarà certamente una tessera di partito a condizionarmi: la fede è nel cuore; ai pezzi di carta possiamo rinunciare. Il mio credo rimane fermo e stabile: non sono in vendita (…) Qui si tratta di salvare il bene di un intero paese, di salvaguardare il futuro di un’intera isola (…) Io mi sono sempre ispirato alla tradizione e alla storia dei cattolici democratici; i loro valori sono stati, e sono, i miei valori, e non sono certamente quelli dei “Fratelli” di altre obbedienze temporaneamente al comando. Il mio passato, la mia cultura, la mia fede, nonostante le umane debolezze, mi spingono dalla parte dei giusti. Ai liberi e forti va il mio appello per la difesa di Marciana Marina e perciò anche della Torre. Purtroppo, cari marinesi, siamo circondati da incapaci. Attenti ai falsi profeti. Attenti agli untori». Pasquale Berti