ilvicinato@libero.it - Dal lungo messaggio n°17.840 pubblicato da Camminando con la sigla MOB: «Aumentiamo la massa, diminuiamo i costi per utente, stimoliamo la formazione di nuove attività. Il concetto in sé è semplice e corretto, ma mal si applica all’Elba (…) ed imiterebbe il fallito modello spagnolo di sviluppo della fascia costiera che è quello che ha scatenato la crisi immobiliare di quel paese o quello americano di Miami che soffre oggi del più alto tasso di disoccupazione negli USA (…) Se il Bosi o chi lo seguirà, vorrà reperire nuove risorse per riempire le buche delle strade, costruire finalmente un depuratore a Cavo, fare una rete idrica degna di questo nome, svuotare i cassonetti tutti i giorni e non quando capita, pulire le spiagge ecc.ecc. non potrà far altro che attivare finalmente uno sfruttamento turistico delle miniere di Rio che da quarant’anni producono solo lavoro fittizio, maneggi di minerali e perdite di bilancio, favorire le ristrutturazioni dell’esistente e non l’ulteriore cementificazione del territorio, ottimizzare lo sfruttamento degli 80.000 mq. del porto di Rio che potrebbero ospitare il triplo delle barche attuali, ovvero, in virtù della nuova legge che glielo consente, far finalmente emergere gli affitti al nero, ma per fare tutte queste cose, dovrà prendersela non con i turisti rompipalle, ma con gli elbani, che hanno sì una certa idea dell’Elba e della vita, ma notevolmente diversa dalla sua».