FEDERALISMO MUNICIPALE. Misiani di Legautonomie: il provvedimento è privo di copertura. Manca all'appello un miliardo di euro
ilvicinato@libero.it - Nello schema di decreto legislativo riguardante il cosiddetto “federalismo municipale” ci sono troppe zone d'ombra e punti da chiarire. Il rischio assai concreto è che si apra una vera e propria voragine nelle casse dei comuni. Il primo punto critico riguarda la fiscalizzazione dei trasferimenti erariali, che dovrebbe partire nel 2011. Il secondo nodo da sciogliere riguarda le conseguenze sugli equilibri complessivi dell'operazione con l'introduzione della cedolare sugli affitti. Se poi la lotta all'evasione producesse risultati inferiori alle (ambiziose) previsioni del Governo, si aprirebbe una voragine che potrebbe oltrepassare il miliardo di euro annuo. Chi si farebbe carico di questo ammanco di risorse? Visti i cattivi precedenti (l'insufficiente compensazione dell'abolizione dell'ICI sulla prima casa) non è da escludere che questo rischio venga scaricato sui comuni, a cui il decreto attribuisce le entrate derivanti dalla cedolare. Ultimo punto, la distribuzione territoriale del gettito della cedolare. Il ruolo decisivo per l'equilibrio dei conti dell'emersione di imponibile evaso rischia paradossalmente di penalizzare i comuni con minore evasione dell'IRE sulle locazioni. Come ha dimostrato un'analisi de Il Sole 24 Ore, questi enti non riusciranno a compensare con il recupero di evasione il minor gettito della cedolare secca rispetto all'attuale regime d'imposta. Un fatto che rischia di rappresentare l'ennesima beffa a danno dei comuni virtuosi. (dal sito www.legautonomie.it/)