IL VALORE DEL COMPENDIO MINERARIO ELBANO: quelle argille caoliniche usate per le porcellane medicee erano cavata nella Terra di Rio
ilvicinato@libero.it - Taglia/Incolla da un articolo del geologo Beppe Tanelli pubblicato su Elbareport: «Il patrimonio naturalistico, culturale e scientifico legato alle aree minerarie è un valore di risonanza internazionale; una risorsa unica ai fini sociali ed economici. Il dialogo, la chiarezza ed il concreto confronto dei progetti si impone, di fronte ad una opinione pubblica che ha dimensioni globali. Poco prima di Natale ho accompagnato un amico giapponese al Museo del Bargello a Firenze. E’ un illustre storico dell’arte dell’Università di Tokio, che conosce molto bene il Mondo ed il nostro Paese, compresa l’Elba. Voleva vedere le ceramiche in “Porcellana medicea” conservate nel Museo. Sono ceramiche dalla squisita fattura, bianche, decorate in blu cobalto, realizzate nella seconda metà del Cinquecento nel laboratorio voluto da Francesco I de’ Medici. E’ stato il primo tentativo riuscito, di fabbricare in Europa ceramiche di porcellana. Erano più di due secoli, dai viaggi in Cina di Marco Polo, che si tentava di individuare la materia prima idonea ed i giusti processi tecnici di fabbricazione. “In genere, si crede che le argille caoliniche usate per le porcellane medicee siano venute dal Veneto, tuttavia mi disse l’amico giapponese che è stato rintracciato un vecchio documento secondo il quale è probabile che l’argilla bianca purissima, usata nelle porcellane medicee venisse cavata nella Terra di Rio. Un altro piccolo tassello, almeno per me sconosciuto, sul Patrimonio Elba».