ilvicinato@libero.it – Taglia/Incolla da un articolo del geologo Beppe Tanelli pubblicato su Elbareport: «E’ una massima, che come sappiamo, si applica in molte cose della vita, ivi compreso la strada progettata entro il Parco Minerario. La strada, può essere una opportunità, sia per alleggerire il traffico all’interno di Rio Marina, sia per potenziare la fruizione e la valorizzazione delle emergenze naturalistiche e culturali del Parco Minerario. Tutto dipende dal suo tracciato, dalle sue dimensione e dai collegamenti materiali e culturali che saprà sviluppare nella sua progettazione e realizzazione. Non è una cosa facile, ma l’ultima cosa che possiamo auspicare è vedere due fronti scontrarsi senza dialogo e mediazione. Quello dei “riformisti” che vedono nella quantità il futuro dell’Elba e pensano che raddoppiando o triplicando i residenti, aumenti la forza contrattuale dell’Isola, così da acquisire le risorse per nuove strade, sanità ed istruzione, collegamenti marittimi ed aerei. Quello dei “conservatori”, di cui faccio parte, i quali ritengono che il futuro, e la forza contrattuale, sia quella di incrementare e diversificare la qualità della offerta turistica, poiché l’Isola ha dei limiti fisici oggettivi, oltre i quali implodono servizi e qualità della vita, dei residenti e dei turisti, e si aprono scenari socio-economici ad alto rischio. Il Parco Minerario vede di anno in anno aumentare i suoi visitatori, nonostante molteplici difficoltà (…)».