CENTO ANNI FA: Lo Sciopero dell'Undici. Un anniversario che merita essere celebrato dignitosamente
ilvicinato@libero.it - «Lo sciopero dell'undici era di natura rivendicativa e durò ben quattro mesi, fino a quando cioè la gente fu presa per fame e costretta a cedere. A quel tempo il movimento operaio non aveva una solida struttura organizzativa, molti minatori erano analfabeti e quindi più delle volte si fidavano ciecamente delle persone istruite. Mi rammento che mentre ero in miniera sentii suonare la sirena: era il segnale che ci chiamava alla lotta; ci radunammo davanti agli uffici della Direzione e iniziammo la nostra protesta. Da una nave della Regia marina che si trovava in rada, scesero tanti militari che fecero arresti in massa: furono in pochi i dirigenti sindacali che riu-scivano a fuggire. Nei giorni dello sciopero la disperazione tra gli operai era tanta... ci furono anche episodi estremi, come quando nell'agosto, a Cavo, spararono contro il Direttore Mellini, che però rimase ferito in modo lieve, o come quando, qualche giorno dopo, a Rio Alto, misero una bomba sotto la casa di un certo Garbaglia, un impiegato schierato con la Direzione... fortunatamente non ci furono né morti né feriti. Lo sciopero si concluse, come ho già detto, con la sconfitta degli operai e, come è facile immaginare, il lavoro riprese in condizioni negative per i lavoratori; la Direzione delle Miniere fece dure rappresaglie verso coloro che nella lotta erano stati più duri a cedere: invece premiò gli altri». Giovanni Soldani (da un'intervista del 1974)