5 febbraio 2011

NAPOLEONE ALL'ELBA. I suoi progetti siderurgici esposti in alcuni documenti inediti. Anche qui non deviò dal suo consueto metodo di indagine (4)

ilvicinato@libero.itDalle lettere di Napoleone «risulta chiaro che dapprincipio non era contrario dal ritenere possibile, in linea di massima, il funzionamento favorevole di un altoforno sulla miniera di Rio, sia pure a condizione che fossero presi nuovi provvedimenti per la regolarizzazione dell'industria forestale dell'Isola e dei consumi locali del carbone di legna». Rileggendo questa corrispondenza, emerge la singolare capacità di Napoleone a sceverare ed individuare i punti capitali del problema coll'acume e la previdenza caratteristici del tecnico o dell'uomo d'affari. Scrive il Pons de l'Héraultin (Amministratore generale delle miniere elbane) nel suo memoriale: «Nelle discussioni che l'Imperatore sollevava vi era un che di ammirevole e nello stesso tempo di impenetrabile; egli arrivava fino ai visceri delle questioni più opposte ed alle quali lo si poteva ritenere più che mai estraneo. Egli le girava e rigirava; le riprendeva sotto tutti gli aspetti ed in tutti i modi, non le abbandonava che dopo esaurimento di tutti i ragionamenti. Sopportava volentieri la discussione, sosteneva la sua opinione e cercava di farla prevalere, ma si arrestava quando lo si era convinto». (fine quarta parte)