ilvicinato@libero.it – «Cattolici e ortodossi considerano i loro ministri sacerdoti, cioè credenti che con l'ordinazione hanno ricevuto poteri particolari per amministrare i sacramenti. Per noi evangelici si tratta di una novità che contraddice l'Evangelo. Novità perché gli apostoli che Gesù chiamò al suo seguito e mandò a predicare non sono mai stati sacerdoti. Contraria all'Evangelo perché vi si dice chiaramente che Gesù è l'unico sacerdote che avendo compiuto il sacrificio della sua vita può intercedere per noi. Essendo lui sacerdote non ve ne possono essere altri, ma lo sono tutti i credenti. Lo sono, di un sacerdozio universale, perché si rivolgono a Dio senza bisogno di nessun mediatore, conoscono l'Evangelo e testimoniano dell'opera di Dio. Le persone ("servitori", "ministri" dice il Nuovo Testamento) a cui Cristo assegna il compito di annunziare l'Evangelo per lui non hanno nulla più degli altri credenti. Per questo, nelle chiese evangeliche, le persone a cui è affidato il compito di predicare e istruire sono dei laici che hanno fatto studi di Sacra Scrittura, si sposano ed hanno famiglia, e da ormai molti anni sono ammesse al ministero pastorale anche le donne». Dal libro del Pastore Valdese Giorgio Tourn “Alfabeto evangelico”