ilvicinato@libero.it – Fabio Di Bonito, presidente del Consiglio provinciale: «I cattolici impegnati nella politica hanno il dovere di testimoniare la propria fede in Cristo attraverso atti concreti di adesione alla dottrina sociale della chiesa, lasciando fuori dalle aule istituzionali i simboli e le pratiche di evangelizzazione che spettano a un’altra istituzione: la Chiesa. Chi, come il sottoscritto, ha deciso di impegnarsi al servizio della collettività, lo ha fatto nello spirito e seguendo i dettami della nostra Carta Costituzionale che della laicità dello Stato fa un principio fondante, non è certo non imponendo un crocifisso che si abdica alla propria missione nella vita civile e politica, sono altri gli atti e i fatti che testimoniano l’impegno di un laico cattolico in politica. Per esempio, nel mio ufficio di presidente del Consiglio provinciale, c’è l’immagine di Gesù Crocifisso: nessuno mi ha imposto di metterla e nessuno mi potrà imporre di toglierla. Questa è libertà, questa è testimonianza, questo è vivere laicamente all’interno delle istituzioni democratiche del nostro Paese, come ci hanno insegnato i nostri padri costituenti».