IL GIOCO DELLA COCUZZA: otto cocuzze, quante se no? Tre cocuzze. Perché tre cocuzze? Quante se no? Tutto il cucuzzaro… e si ricomincia da capo
marchetti.lorenzo@tiscali.it - Un argomento così importante qual è la semplificazione istituzionale dell’Isola non può essere affrontato come si trattasse del gioco della cocuzza: otto cocuzze, quante se no? Tre cocuzze. Perché tre cocuzze? Quante se no? Una cocuzza. Perché una cucuzza? Quante se no? Tutto il cucuzzaro. Così il gioco riparte dal cucuzzaro, e tutto ricomincia da capo. Otto, tre, uno non sono numeri da giocare al superenalotto, bensì cifre che emergono ogniqualvolta all’Isola d’Elba si parla della riorganizzazione delle istituzioni locali. Insomma, numeri senza costrutto. Quando ho letto la proposta di dividere l'Elba in tre comuni mi sono ritornate alla mente le parole dette da un amico anni orsono sulla spiaggia: «Perché non chiediamo l’istituzione della Regione Autonoma dell’Arcipelago Toscano sul modello della Valle d’Aosta?». Pensai che quella sbavatura fosse dovuta al solleone, lasciai cadere il discorso e mi tuffai nel mare rosso-blu di Calaseregola. Siccome in questi giorni sul numero dei comuni è stato riaperto il gioco della cocuzza, mi chiedo: perché non allargare quel passatempo anche a altre forme istituzionali? Chi la spara più grossa vince un pesce, magari una giudola, cioè il feticcio per mantenere la poltrona o per conquistare quella a cui aspira tanto. Lorenzo (M)