26 novembre 2011

VINCENZO SILVIO, il medico e patriota capoliverese. La condotta di Capoliveri gli fu tolta per ragioni politiche. I suoi tre nemici "formidabili" (2)

ilvicinato@libero.itDai documenti esaminati appare certo che Vincenzo Silvio, studente universitario, fu arrestato a Roma, rinchiuso nelle carceri pontificie e condannato. Per indulto del Papa, ma sembra in seguito alle pressioni dello zio, Don Tommaso Silvio, la pena gli fu commutata in una sorveglianza speciale. Terminati gli studi all'Università di Pisa, nel 1837 ebbe la condotta di Capoliveri e poco dopo, il 22 gennaio 1838, contrasse matrimonio con la signora Desideria Capocchi. Vincenzo Silvio non rinnegò mai le sue idee ed a causa di esse fu perseguitato ed ostacolato nella sua carriera. Nel 1851 gli venne tolta la condotta di Capoliveri, motivando il licenziamento "per incapacità....". In seguito egli fu medico a Manciano ed a Castiglione della Pescaia. Tentò più volte di concorrere alla condotta di Capoliveri, rimasta nuovamente vacante, ma ciò gli fu impedito dai suoi nemici "formidabili" come egli stesso li definisce "ebbi la sventura di avere tre nemici formidabili, due in patria, l'arciprete Garbaglia e Vincenzo Mellini, l'altro in Portoferraio nella persona del consultore di Governo, Signor Teodoro Corsi “che per impedirgli di partecipare al concorso esigevano due certificati, uno di moralità e l'altro di sana politica, ritenendo che quest'ultimo non potesse essergli rilasciato a causa della sua precedente condanna”. Fine 2° parte