GESTIONE ASSOCIATE, distinguere fra convenzione e unione. Alcuni sembrano ignorare le vere conseguenze
marchetti.lorenzo@tiscali.it - Le recenti normative, dalla legge 122/2010 in avanti, stabiliscono che le funzioni fondamentali dei piccoli comuni, quelli fino a 5mila abitanti, dovranno essere obbligatoriamente esercitate in modo associato, attraverso la forma della convenzione o dell’unione. C’è comunque una terza strada, quella del Comune Unico che ha me pare la più lineare, ma ora lasciamola in sospeso. Come pure accantoniamo quella che sarà la dimensione degli ambiti territoriali ottimali. Soffermiamoci invece sulla scelta fra “convenzione” e “unione”. Pare che alcuni dei nostri sindaci siano orientati alla “convenzione”, e paradossalmente, affermano di agire nell'interesse del loro campanile: “questa funzione a me, codesta te, quella a lui”. Costoro sembrano ignorare che così facendo affiderebbero al “comune capofila”, e solo a lui, ogni deliberazione sulla materia assegnata. Facciamo un esempio: il comune che curerà le funzioni riguardanti il territorio e l'ambiente, deciderà la programmazione urbanistica di tutti gli enti “convenzionati”, vale a dire approverà gli strumenti urbanistici in nome e per conto dei comuni dell’ambito territoriale. Lorenzo (M)