12 agosto 2012

DAL DISCORSO SULLA MONTAGNA ALLA CASA SULLA ROCCIA. Gesù insegna che occorre mostrare la fedeltà ai comandi del Signore. Prova troppo ardua per degli esseri umani? Prova impossibile? Proviamola!


 ilvicinato@ - «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia… Matteo 7, 24:25».  Alcune delle pagine più belle di tutti i Vangeli, forse di tutta la Bibbia, sono contenute nei capitoli del Vangelo di Matteo (dal 5 al 7) in cui Gesù, salito su una piccola altura, cerca di insegnare alle folle e ai discepoli il senso di una vita spesa per gli altri, e la via, stretta e faticosa, per accedere alla felicità. Nelle sue parole, come accade sovente contraddittorie e paradossali, Gesù insegna che occorre mostrare da un lato la fedeltà ai comandi del Signore, ma dall’altro occorre vivere nell’intimità, silenziosamente, le proprie scelte interiori e la propria preghiera. Solo così sarà possibile e avrà senso una obbedienza alla Legge che non sia vuota formalità ma prova di se stessi, della possibilità di vivere una vita orientata a fare il bene anche nei confronti del nemico. Prova troppo ardua per degli esseri umani? Prova impossibile? Proviamola!