11 settembre 2012

BERNARDINI, NUOVO MODERATORE DELLA TAVOLA VALDESE: “cercare modelli di vita nuovi, più sobri, che guardino alla qualità più che alla quantità, più all’equità che al privilegio. Occorrerà vigilare perché il modello europeo di solidarietà e coesione sociale non venga immiserito a una sorta di beneficenza per i poveri”

ilvicinato@ - «... proprio perché si tratta di una crisi profonda e strutturale la sfida è quella di provare ad uscirne in modo nuovo; non cercando di ricostruire i modelli passati, che hanno certamente portato benessere ma con costi elevati e insostenibili (in particolare per l’ambiente), bensì cercando modelli di vita nuovi, più sobri, che guardino alla qualità più che alla quantità e più all’equità che al privilegio. In ogni caso occorrerà vigilare perché il modello europeo di solidarietà e coesione sociale non venga immiserito a una sorta di “beneficenza per i poveri” di stampo ottocentesco. Lo Stato deve continuare a essere protagonista del welfare, non può rinunciare a dettare le regole per garantire l’accesso alla formazione, la tutela della salute, la solidarietà economica. In questo quadro si inserisce anche il contributo della diaconia evangelica: pur con i nostri limiti, ma sostenuti anche dall’importante gettito dell’otto per mille, è nostro compito cercare strade nuove per raggiungere sempre più efficacemente quell’area di “fragilità sociale” che sta crescendo un po’ ovunque nel nostro paese, senza dimenticare la nostra responsabilità nei confronti dei paesi più poveri». L’articolo completo del pastore Eugenio Bernardini, nuovo moderatore della Tavola Valdese, è pubblicato sul settimanale online www.riforma.it