16 gennaio 2013

WESLEY E IL CULTO DI RINNOVAMENTO DEL PATTO. Per le sue caratteristiche profondamente bibliche, la liturgia per il "Rinnovamento del patto" si presta ad essere utilizzata anche in chiese non metodiste

ilvicinato@  - Di fronte alle difficoltà che incontrava il movimento metodista agli inizi, John Wesley si convinse della necessità di istituire nelle nascenti comunità un atto particolarmente significativo, mediante il quale i convertiti potessero rinnovare l’impegno assunto al momento della loro conversione, richiamandosi al patto che a suo tempo Dio aveva stabilito con il suo popolo e che aveva rinnovato in Cristo. Nel 1755 egli fu in grado di tenere pubblicamente il primo di quei culti solenni che furono appunto chiamati "di rinnovamento del patto". Il fatto che le "società" metodiste si riconsacrassero ogni anno in un patto con Dio, fu tra le ragioni che determinarono il successo del metodismo e quindi l’influsso positivo che esso esercitò all’interno della compagine sociale. E’ consuetudine delle chiese metodiste tenere questo culto a capodanno o nella prima domenica dell’anno. Esso può anche essere svolto in occasioni di particolare importanza a livello regionale o nazionale. Date le sue caratteristiche profondamente bibliche, la liturgia per il "Rinnovamento del patto" si presta ad essere utilizzata anche in chiese non metodiste.