ilvicinato@ - Di fronte alle
difficoltà che incontrava il movimento metodista agli inizi, John Wesley si
convinse della necessità di istituire nelle nascenti comunità un atto
particolarmente significativo, mediante il quale i convertiti potessero
rinnovare l’impegno assunto al momento della loro conversione, richiamandosi al
patto che a suo tempo Dio aveva stabilito con il suo popolo e che aveva
rinnovato in Cristo. Nel 1755 egli fu in grado di tenere pubblicamente il primo
di quei culti solenni che furono appunto chiamati "di rinnovamento del
patto". Il fatto che le "società" metodiste si riconsacrassero
ogni anno in un patto con Dio, fu tra le ragioni che determinarono il successo
del metodismo e quindi l’influsso positivo che esso esercitò all’interno della
compagine sociale. E’ consuetudine
delle chiese metodiste tenere questo culto a capodanno o nella prima domenica
dell’anno. Esso può anche essere svolto in occasioni di particolare importanza
a livello regionale o nazionale. Date le sue caratteristiche profondamente
bibliche, la liturgia per il "Rinnovamento del patto" si presta ad
essere utilizzata anche in chiese non metodiste.