ilvicinato@ - «Chi sono questi che partono? Dal racconto,
in questa parte del libro di Isaia, capiamo che si tratta di coloro che, finito
l'esilio, si apprestano a tornare. La catastrofe politica e militare del VI
secolo a.C. ,sfociata nella deportazione di migliaia di persone, è ormai un
ricordo. Non tutti faranno la valigia per tornare. Dopo tanti anni trascorsi in
terra straniera, c'è anche chi ha ormai adottato il nuovo paese come il
proprio. Ci si adatta a tutto. Lo sanno bene gli sradicati, i migranti, i
forzati dell'emigrazione. I quali se ne sarebbero stati, più che volentieri,
nelle proprie contrade ma sono stati costretti a partire e non si sono certo
messi in cammino con gioia. La Bibbia racchiude molte storie di sradicamento. A
cominciare dallo stesso Abramo, sequestrato dalla Parola di un Dio che lo mette
in cammino. Sarà Dio stesso ad indicargli la meta. E noi sappiamo dove andare?
(…) Osservando il cammino che le tribù
evangeliche, pur in ordine sparso, hanno sin qui percorso nel nostro Paese, ci
rendiamo conto che la nostra Guida non ci ha mai abbandonato. Questa
consapevolezza ci trasmette la gioia di proseguire il cammino, pur con il
fardello delle nostre diversità, sapendo di avere, davanti a noi, una Guida
affidabile che conosce bene la meta da raggiungere». Giuseppe Platone, Pastore evangelico