22 giugno 2013

I MORTI DELLA GROTTA DI SAN GIUSEPPE. LA COMUNITÀ DEL PIANO DI RIO 3800 ANNI FA: “I nostri antenati cavavano e lavoravano il rame, praticavano una dieta equilibrata e ricca ma morivano intorno ai 50 anni. Gli uomini erano alti 166 centimetri, le donne 150 e si accoppiavano in famiglia

ilvicinato@ - «Nella primavera del 1966 Mario Cignoni, un geologo innamorato della sua isola, giunto in località il Piano di Rio s'infilò in un'apertura dove scorse ceramiche e resti ossei. La grotta, poi detta di San Giuseppe, si trova a pochi metri dalla voragine che nei mesi scorsi si è creata sulla strada provinciale.  La stretta fenditura, posta ai piedi di una collinetta, è lunga circa 30 metri e, durante l’ultima guerra mondiale, veniva usata come rifugio. Un’accurata ispezione portò alla luce ossa lunghe e resti cranici appartenenti tre individui, nonché parecchi frammenti ceramici di vasi “a fiasco” e due punte di freccia di roccia silicea durissima, contenente quarzo con mischiati atomi di ferro. L’Istituto di Paleontologia Umana dell’ateneo pisano stabilì  che si trattava di una necropoli relativa alla cultura di Rinaldone, cioè a quel fenomeno culturale diffusosi nella Toscana e nel Lazio settentrionale durante l'eneolitico. Quella cavità era stata usata come sepoltura collettiva nella tarda età del rame, fra 4000 e 3800 anni fa. Questo ha consentito di fissare la correlazione fra quegli esseri inumati e le miniere di Rio, fra la metallurgia del rame e il suo commercio. Dal 1967 al 1969 si svolsero altre campagne di scavo, al termine delle quali risultò che nella grotta di San Giuseppe erano stati sepolti almeno 90 individui; i maschi adulti avevano una statura media di 166 centimetri, le femmine di 150; di 34 individui fu possibile calcolare l’età di morte: i più giovani erano morti a 3-9 mesi, i più vecchi a 50 anni. Si trattava di una comunità ristretta e caratterizzata da accoppiamenti fra persone legate da vincoli di parentela che a ogni modo, praticava una dieta alimentare equilibrata e ricca, sinonimo di un elevato status socio-economico».  Nicolini (G)