9 giugno 2013

LATTE E MIELE, PANE E VINO. NON È L’ESSERE INFATUATI DEL PARADISO CHE PUÒ CREARE LA SPERANZA NELL’UOMO, BENSÌ IL MUOVERE PASSI CONCRETI. “Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: Prendete, questo è il mio corpo. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio… Marco 4, 22:25”

ilVicinato@ - «Nella Bibbia sono sottolineati due importanti percorsi che portano a una grande méta: gli Ebrei che vanno verso un paese dove spunta il latte e il miele, e il cammino verso il Regno di Dio, indicato da Gesù di Nazareth, i cui simboli sono il pane e il vino. C’è diversità fra queste due raffigurazioni? Sì, il latte e il miele sono semplici prodotti della natura, quindi a disposizione dell’umanità. La natura li offre in abbondanza, e con loro ci si sente come in paradiso. Differente è l’origine del pane e del vino. L’essere umano, infatti, aggiunge ai prodotti della terra il suo lavoro, la sua cura, la sua inventiva. Insomma, il pane e il vino portano in sé sono i segni della fatica dell’uomo, ed è per indicare la speranza della comunione delle donne e degli uomini con Dio che Gesù non sceglie i prodotti della natura, ma piuttosto dei simboli legati alla storia dell’umanità. Una storia fatta di sudore, sangue e lacrime. Il pane è una metafora per indicare il cambiamento dell’essere umano, per la sua crescita e la sua maturazione durante la sua vita e in vista del raccolto finale. Anche il vino non è un semplice prodotto dei campi. Tutto questo ci indica come il nostro cammino non sia quello di bambini ingenui che inseguono il paradiso, ma piuttosto di esseri adulti,  consapevoli del difficile percorso verso il Regno, così come ci ha indicato il Nazzareno. Noi cristiani, allora, al latte e al miele sostituiamo il pane e il vino. Il primo simbolo della via, il secondo raffigurazione della festa che anticipa la méta finale». Eliana Forma, predicatrice della chiesa evangelica di Rio Marina