ilvicinato@ - Luigi Pagano, vicedirigente
del Dap (dipartimento amministrazione penitenziaria) getta acqua sul fuoco,
specificando che non c'è da temere una
nuova invasione di carcerati sull'isola,
ma è in atto solo il progetto di
formazione avviato dalla Coop sociale San Giacomo. Ecco cosa ha detto
Brunello De Batte, dirigente della cooperativa, al giornale online Elbareport:
«Abbiamo presentato, con l'approvazione
del comune di Campo dell'Elba, un piano che prende il via con gradualità,
puntando entro l'anno a far vivere a Pianosa
40 detenuti destinati all’integrazione socio-lavorativa, che poi saranno
raddoppiati. Lo scopo del progetto è quello di andare oltre il turismo
contingentato estivo, quindi formare
fino a 80 detenuti prossimi alla
libertà, nonché creare lavoro per decine di docenti e avviare un recupero di parte del patrimonio
edilizio che va in rovina». Insomma, una
formazione professionale rivolta
all’agricoltura, all’edilizia e al turismo. Fra detenuti, docenti e altro
personale l’isola vedrà la presenza stabile di 120 persone e quindi sarà
necessario il recupero degli immobili e
delle relative infrastrutture, servizi
igienici. Un piano da 1 milione e 400
mila euro circa. Molti auspicano che
questo sia la prima fase di un progetto che miri a ricreare il settore
agro-pastorale, nonché nuove forme di
turismo eco-ambientale».