gisecat3@ - «L’iniziativa delle tre Liste civiche di Marciana,
Marciana Marina e Campo sulla costituzione del Comune Unico dell’Elba
Occidentale invita ad una riflessione sulla possibilità che anche tra altri
paesi elbani si cominci ad ipotizzare una fusione, in modo da anticipare, per
scelta e non per costrizione dall’alto, una tendenza ormai irreversibile, ossia
quella dell’accorpamento delle comunità al di sotto dei cinquemila abitanti. Se
si riuscisse, anche nel versante orientale, a progettare un simile scenario,
ecco che potrebbero nascere tre entità amministrative, Portoferraio, Comune
Unico dell’Elba Occidentale e Comune Unico dell’Elba Orientale, che sicuramente
costituirebbero una proficua semplificazione sul piano amministrativo delle
otto attuali e forse sarebbero in grado di proporre una più incisiva
valorizzazione delle risorse economiche e culturali esistenti o virtuali del
proprio territorio. Ma ipotizziamo che per il versante est i tempi non siano
ancora maturi per una convivenza serena e produttiva, tenendo conto che
l’unione di quattro comuni (Capoliveri Porto Azzurro Rio Elba e Rio Marina) si
presenta oggettivamente più difficile che metterne insieme tre, come ad ovest,
nel “massiccio del Capanne”; allora, perché non prevedere per un futuro
prossimo almeno la fusione dei due comuni riesi, che sono stati uniti fino a
poco più di un secolo fa? Non sarebbe bella la nascita del Comune di Rio o del
Comune della Terra di Rio, con Rio Castello (che ritornerebbe all’antico
bellissimo nome) a monte e Rio Marina a mare? Non darebbe a ciascuna delle due
comunità un quid in più rispetto all’oggi? Rio Elba ritroverebbe la sua marina
e una ricchezza di rapporti
interpersonali e culturali che una popolazione esigua non può garantire; Rio
Marina si riapproprierebbe delle sue radici storiche, bruscamente tagliate
dalla scelta dell’autonomia». L’articolo completo di Maria Gisella Catuogno è
pubblicato su www.elbareport.it