17 luglio 2013

CON QUEL NO AL COMUNE UNICO L'ELBA HA SCELTO IL DECLINO. “Non aver colto quell’opportunità rappresenta una responsabilità enorme che a partire dai prossimi mesi, si ripercuoterà sulla filiera produttiva elbana, lambendo anche i feudi e le miserie delle corti di molti contrari nel voler diventare più grandi”

ilvicinato@ - «... In verità i sindaci dei comuni piccoli, tra qualche mese, saranno ridotti a meno di amministratori di condominio (forse meno…) con poche certezze e molte titubanze sul futuro delle genti amministrate. L’unica opportunità data in tempi di grande e grave crisi è quella dell’associazionismo e del cooperativismo, in poche parole dell’unità. Le maggiori risorse e le economie di scala, oltre alla conduzione unitaria di un territorio di per se omogeneo, sarebbero state utili per contrastare le prossime sfide economiche che ci vedranno impotenti e senza adeguati strumenti. Penso alla Tares con aumenti fino all’80% e mi rivolgo inoltre alle incertezze da introiti dell’IMU; siamo oramai esterrefatti dall’indolenza su temi quali il canile comprensoriale e la gestione della promozione turistica, per non parlare della grave crisi dell’ESA. Ha detto Albert Einstein: follia è comportarsi sempre allo stesso modo ed aspettarsi risultati diversi». Michele Mazzarri