ilvicinato@ - «Una
coppia di amici mi racconta che questo è il testo biblico da loro scelto,
alcuni anni fa, per il loro matrimonio: un versetto che ritorna, nella lettura
comune, in occasioni importanti della vita di questa coppia. Un versetto che
non smette di dare prospettiva e speranza. Può questa parola di Gesù essere
proposta, in differenti situazioni e in molte altre, senza suonare banale o
inutile? Credo di sì, nella misura in cui non si abusa di essa, facendone una
sorta di zerbino, sotto il quale si nasconde la polvere. Gesù non dice che il
domani sarà privo di ogni preoccupazione: invita, però, a non sommare tra loro
le preoccupazioni. L’affanno di oggi non sarà l’affanno di domani; e l’affanno
di domani non deve impedire di vedere che oggi ci sono dei motivi per i quali
essere grati. La parola di Gesù non indica una strada per vivere meglio solamente
il nostro futuro, ci indica come vivere meglio fin da oggi». Da una riflessione
di William Jourdan, Pastore evangelico