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Marcello Camici. «Nel restaurato governo granducale di Portoferraio (1816), tra
gli impieghi comunitativi esiste quello
del Donzello. La lettura dei brani di archivio fa emergere una figura importante
e necessaria per un normale ed efficiente svolgimento della “macchina
burocratica comunitativa”. Il Donzello era molto impegnato nelle sue funzioni che
erano molteplici, per tale motivo, rappresentando un pubblico ufficiale, era
vestito con livrea acquistata a spese della
Magistratura Comunitativa. Non è facile poter inquadrare questo “impiego
comunitativo” paragonandolo a un dipendente comunale di quelli oggi esistenti. A ogni modo, questi erano i servizi che
svolgeva: portava alla conoscenza
del pubblico gli editti comunitativi, partecipava ad incanti di immobili, dava
la comunicazione di adunata della Magistratura ai Magistrati Comunitativi di
competenza, suonava il campanone per le “annue ricorrenze e adunanze del
Consiglio Generale”, portava gli avvisi della contribuzione fondiaria, trasportava
in terraferma “miserabili mendicanti”, si interessava a provvedere all’olio
pubblico per l’illuminazione, trasportava “mobilie” da un ufficio all’altro, suonava
la tromba per richiamare gli attendenti ai pubblici incanti per l’alienazione
di stabili comunitativi».