29 ottobre 2013

REICHLIN (PD): QUELLO CHE RISCHIA IL PAESE SE NON CI SARÀ UNA SVOLTA. Una svolta che non si può fare senza un partito nuovo. Nuovo, nuovissimo, come dice Renzi ma pur sempre un partito che non ammaina le sue bandiere

ilvicinato@ - «Comincio col dire che sento, come mai, un grande bisogno di verità. La verità è che la nostra amata Italia rischia di non sopravvivere quale è stata finora se in tempi brevi una volontà, un pensiero politico, uno schieramento di forze reali (si può dire ancora un partito?) non si mette in grado di avviare una svolta. Svolta dico, non generici appelli al rinnovamento. Ho seguito le cronache della Leopolda di Matteo Renzi. Il suo messaggio “nuovista” è efficace ed è giusto. Ma è troppo vago. Renzi non dice che siamo a un bivio molto drammatico della storia d’Italia e non indica chiaramente la strada che scegliamo: con chi, contro chi, e con quale strumento politico e raggruppamento di forze combattiamo. A me pare che stia qui il banco di prova del rinnovamento. Meno effetti speciali e più lucidità nel capire che i leader non devono partire solo da se stessi. È arrivato il tempo di partire dalla realtà (…) Mi preoccupa il fatto che Renzi proponga come modello di legge elettorale il “sindaco d’Italia”. Di fatto un uomo solo al comando. Altro che i pesi e i contrappesi del presidenzialismo americano. Qui i consigli comunali non contano niente e il sindaco fa tutto lui». L’articolo completo di Alfredo Reichlin è pubblicato sul www.unita.it