13 novembre 2013

In quel bar dove non vi è comprensione, meglio tacere, o ancora meglio non andarci più!

ilvicinato@ - Mailing AsiNoi: «Soffro di un male che mi provoca tremore. Mi è capitato di entrare in un bar, del quale non faccio il nome, e non potendo per la mia indisposizione usufruire della zuccheriera con il caffè, ho chiesto una bustina di zucchero. Differentemente avrei rovesciato tutto il contenuto per terra. Il barista mi ha tirato due bustine di zucchero con una smorfia, facendomi un caffè da schifo. Lì dove non vi è comprensione è meglio tacere, o ancora meglio non andarci più. Forse non vengo tollerato a causa del mio stato di malessere, tant’è che il barista ha scambiato un'occhiata con il cameriere e sicuramente hanno pensato che sono fastidioso». Roberto (G)