14 novembre 2013

PORTO DI PIOMBINO, QUELLA BOMBA IMPIGLIATA NELL’ANCORA DEL TRAGHETTO. Urliamo forte: Mai più guerre! Tre generazioni d’italiani possono vantare di aver vissuto in pace, eppure ci sono ancora strumenti di morte che giacciono nascosti e traditori nei nostri mari e nei nostri campi

Foto di Perla Azzurra B.
lomarchetti@ - «Questo episodio ci deve fare riflettere: dall’ultimo conflitto mondiale sono trascorsi quasi settant’anni, da allora ben tre generazioni d’italiani possono vantare di non avere vissuto gli orrori della guerra, eppure ci sono ancora strumenti di morte che giacciono ben nascosti e traditori nei nostri mari e nei nostri campi. Siano essi un monito per tutti e allora urliamo forte: Mai più guerre! Erano le 17.30 dello scorso martedì quando  la motonave Bellini della Toremar stava issando l’ancora con destinazione Rio Marina, all’improvviso una  fermata e l’equipaggio che invita i passeggeri a portarsi nell’area di poppa. Cos’era successo? Un ordigno bellico inesploso era rimasto impigliato all’ancora di maestra. I viaggiatori sono stati fatti scendere a terra e, dopo le opportune verifiche, il residuato bellico è stato rimosso dagli artificieri della marina. Insomma, una storia a lieto fine, tranne qualche disagio per i passeggeri che sono stati dirottati su Portoferraio, poiché il Bellini è potuto rientrare in linea solo la mattina successiva». Lorenzo (M)