27 novembre 2013

REICHLIN (PD): "Affido le mie speranze a un gruppo di giovani che si sta raccogliendo intorno a Gianni Cuperlo. Sono forti ed esperti, ma devono sempre più parlare alla gente in prima persona” (6 di 6)

ilVicinato@ - Alfredo Reichlin: «Ho vissuto la catastrofe dell'otto settembre del 1943. E ho visto come allora un gruppo di politici giovani (meno di 40 anni) si rivolsero a quello che allora si era ridotto a un popolo di profughi in fuga dalla guerra e dal collasso dello Stato. Quei giovani riuscirono a unire quel popolo sotto grandi bandiere, bandiere politiche e ideali, non tecnocratiche. So bene che tutto è cambiato da allora. L'Italia di oggi è ancora uno dei Paesi più ricchi del mondo e al governo ci siamo noi. Ma non basta sostenere il governo in Parlamento. Occorre spingerlo verso nuove scelte di fondo partendo dal Paese, dai bisogni e dalle sofferenze della gente. La prudenza, il realismo vanno benissimo, sono virtù che servono anche nelle situazioni "eccezionali". Ma non bastano».