lomarchetti@ - «Il Compagno Antonio, interpretato per la Rai dall’attore Antonello
Fassari, era la parodia di un militante di sinistra degli anni settanta che si
era risvegliato dal coma dopo venti anni. Per lui c’erano ancora il Pci, la Dc,
il Psi, il Msi, l'Unione Sovietica, la Germania Est, e la classe operaia con il
sindacato erano i protagonisti della vita sociale. Ogni qualvolta cercavano di spiegare al Compagno Antonio che
tutto quello non c'era più, lui brancolava nel buio fino a sentirsi male tanto
da far temere alla sua interlocutrice, Serena Dandini, che stesse per ricadere
in coma. L'unico modo per tranquillizzarlo fu cantargli le canzoni dei Pooh,
perché quelle sì che erano, e sono, l'unica cosa rimasta identica dagli anni
settanta. Leggendo in questi giorni gli scritti di vari opinionisti e politici,
o pseudo tali, dell’Isola d’Elba pare di trovarsi di fronte a tanti Compagni
Antonio, che non sono soltanto a sinistra, ma anche al centro, a destra,
insomma ovunque. Costoro, però, sono entrati in coma solo alla fine del secolo
scorso, e ora non riescono a comprendere cosa sia successo in quest’ultimo
decennio e, meno che mai, negli ultimi mesi. Proviamo a cantare loro “Uomini
soli dei Pooh” poiché: Se un uomo perde il filo è soltanto un uomo solo». Lorenzo (M)