ilvicinato@ - «Non nasce una nuova stella nel cielo, ogni volta che nasce un
bambino. Siamo noi esseri umani a illuderci di essere il centro dell'universo e
che anche le stelle partecipino a quello che succede nella nostra vita sulla
terra. Le stelle ci ignorano. Le stelle sono, secondo il racconto della
creazione, semplicemente l'orologio che segna il tempo, danno il ritmo regolare
e inesorabile alla vita sulla terra. A Gerusalemme nessuno si era accorto di
nulla, forse perché nessuno osservava il cielo. I magi invece, uomini che
vivevano lontano da Gerusalemme, hanno visto la stella che annuncia la nascita
del Cristo. Fanno un lungo viaggio da oriente fino in Giudea per vedere, per
incontrare, per adorare. Sembra che i magi non si stupiscano di non trovare
colui che cercano, nel palazzo reale di Gerusalemme, ma in una modesta casa
della piccola città di Betlemme, come figlio di Giuseppe e di Maria. Una nuova
stella non annuncia qualcosa che rientra negli schemi vecchi, ma apre nuovi
orizzonti. Seguire la stella richiede la capacità di uscire dai vecchi schemi e
accogliere il nuovo». Da una
riflessione di Klaus Langeneck, Pastore evangelico, per 14 anni alla guida
della Chiesa di Rio Marina