ilvicinato@ - Il pranzo di Babette è un racconto ambientato alla fine dell'Ottocento
in un piccolo villaggio della Danimarca dove vivono due anziane sorelle,
Martina e Philippa. Sono figlie di un pastore protestante, decano e guida spirituale
del villaggio che con la sua morte, ha lasciato loro la direzione della locale
comunità religiosa. Queste, dopo avere respinto ogni proposta di matrimonio, praticano
una vita semplice e frugale. Un giorno si presenta loro una signora francese,
Babette Hersant, sfuggita da Parigi perché accusata di essere una
rivoluzionaria che viene ospitata dalle due signorine facendo loro da
governante e contribuendo alle attività di beneficenza. Dopo quattordici anni a
Babette arrivano diecimila franchi d'oro, vinti alla lotteria francese, e lei
chiede di poter preparare un pranzo dedicandolo al centenario dalla nascita del
pastore loro padre. I commensali, seguaci di una vita priva di ogni piacere, sono
letteralmente sedotti e inebriati dal pranzo che Babette ha voluto organizzare
per poter nuovamente esprimere il suo talento di artista. Tutti sono gioviali e felici, aiutati dalla bontà
del cibo, dall'atmosfera e dall'amore con cui i piatti sono stati cucinati da
Babette,. A quel pranzo, in sostanza, ricorre una
frase che il pastore amava pronunciare: "rettitudine e felicità si sono
baciate". Babette, per procurarsi ingredienti, bevande, cristalli e
stoviglie ha speso tutto il suo denaro e così rimane in Danimarca, e dice alle
due sorelle: "un artista non è mai povero".