| Il Piano di Rio |
lomarchetti@ - «Sono tre settimane che pazientiamo: “Vogliamo subito una
bretella stabile e uno studio per la viabilità definitiva”. Lo chiedono i
pendolari che ogni giorno devono raggiungere gli altri paesi dell'Isola, così
come i ragazzi che vanno a scuola, e altrettanto fanno i malati
di tumore, i dializzati, i cardiopatici, gli invalidi e le partorienti, costretti ad andare all’ospedale di Portoferraio. A tutti costoro non interessa di chi sono le colpe,
loro vogliono semplicemente il ritorno alla normalità! In definitiva, la strada è di proprietà della Provincia di Livorno, ma i
sindaci del Piano di Rio sono a capo della protezione civile. Allora non ha senso affermare come fa l’Udc: “Il
Comune di Rio Marina, tramite il geologo D'Oriano (quello del muro sulla Valle
di Riale, ndr), suo consulente, chiese subito alla Provincia uno studio che
definisse la reale estensione dell'area soggetta a tali fenomeni”. Anche perché verba volant, scripta
manent, letteralmente: “Le parole volano e gli scritti rimangono”, e di quello
scritto non c’è traccia! Così come sui cedimenti, è
senza senso lo scaricabarile su: “L'emungimento
di Asa”, che comunque nel periodo invernale attiva solo due pozzi su cinque, o sugli
“Scavi per la realizzazione della Coop” i cui capannoni risalgono al 1992, poi
abbandonati per il fallimento dell'impresa proprietaria. Insomma, basta con
queste inutili polemiche!». Lorenzo (M)