25 febbraio 2014

RIO MARINA SP26. LA COLPA È NATA ORFANA E NESSUNO LA VUOLE! Ma cosa scrive l’Udc? Basta con lo scarica barile, ciascuno si assuma le proprie responsabilità, passate e presenti. Bisogna attivare subito la bretella alternativa!

Il Piano di Rio
lomarchetti@ - «Sono tre settimane che pazientiamo: “Vogliamo subito una bretella stabile e uno studio per la viabilità definitiva”. Lo chiedono i pendolari che ogni giorno devono raggiungere gli altri paesi dell'Isola, così come i ragazzi che vanno a scuola, e altrettanto fanno  i malati di tumore, i dializzati, i cardiopatici, gli invalidi e le partorienti, costretti ad andare all’ospedale di Portoferraio. A tutti costoro non interessa di chi sono le colpe, loro vogliono semplicemente il ritorno alla normalità! In definitiva, la strada è di proprietà della Provincia di Livorno, ma i sindaci del Piano di Rio sono a capo della protezione civile. Allora non ha senso affermare come fa l’Udc: “Il Comune di Rio Marina, tramite il geologo D'Oriano (quello del muro sulla Valle di Riale, ndr), suo consulente, chiese subito alla Provincia uno studio che definisse la reale estensione dell'area soggetta a tali fenomeni”. Anche perché verba volant, scripta manent, letteralmente: “Le parole volano e gli scritti rimangono”, e di quello scritto non c’è traccia! Così come sui cedimenti, è senza senso lo scaricabarile su: “L'emungimento di Asa”, che comunque nel periodo invernale attiva solo due pozzi su cinque, o sugli “Scavi per la realizzazione della Coop” i cui capannoni risalgono al 1992, poi abbandonati per il fallimento dell'impresa proprietaria. Insomma, basta con queste inutili polemiche!». Lorenzo (M)