12 febbraio 2014

RIO MARINA, SP26: “Nuovi cedimenti a 150 metri di profondità”. Ora è importante evitare lo scaricabarile delle competenze e non impantanarsi in contenziosi legali. Bisogna attivare subito la bretella alternativa!

ilvicinato@ - «Per i ragazzi che ogni giorno vanno a scuola e per i pendolari che devono raggiungere gli altri paese dell’Isola, ha poca importanza conoscere di chi è la colpa. Che notoriamente è nata orfana e nessuno la vuole! L’importante è evitare lo scaricabarile delle competenze e non impantanarsi in contenziosi legali. È necessario invece ripristinare subito la bretella di San Francesco, o attivarne una nuova, purché sia stabile, ma contemporaneamente è sensato avviare lo studio per una nuova viabilità che bypassi definitivamente la parte centrale del Piano di Rio. Anche i sassi, forse per esperienza diretta, sanno che l’acqua piovana filtrando nel terreno si arricchisce di anidride carbonica e che questa, a contatto con il carbonato di calcio, si trasforma in bicarbonato di calcio. Il calcare viene così aggredito e disciolto da un processo lento, inesorabile e prolungato nel tempo. Insomma, il fenomeno che si è innescato è chiaro, meno chiare sono le soluzioni definitive!».