lomarchetti@ - «Sul
sito della Provincia di Livorno è riportato un comunicato dello scorso 5
febbraio dov’è annunciato: “Già riempita con massi la buca sulla provinciale 26.
I tempi di ripristino potrebbero essere rapidi, ma occorrerà almeno una
settimana di controlli prima della riapertura della strada”. Tutto lascia
presupporre che mercoledì 12 o tutto al più il giorno dopo, la Sp26 dovrebbe
riaprire al traffico automobilistico. Insomma, dovrebbe finire il “Calvario
della Chiusa”. Il condizionale è d’obbligo perché nel frattempo tutto tace e,
come hanno scritto autorevoli geologi, quello che vi è da sapere sull'area si
sa da parecchi anni e quella strada ha bisogno di un futuro alleggerito nel
traffico e nei prelievi idrici, poiché per le piogge c’è poco da fare. Si
tratta pertanto di ripristinare la bretella di San Francesco e, nel frattempo,
avviare lo studio progettuale per una nuova viabilità che bypassi la parte
centrale del Piano di Rio. È vero che non ci sono soldi e che le province,
ormai prossime alla riorganizzazione strutturale, non hanno un euro, ma intanto
necessita prepararsi a ogni evenienza e porre le basi per il futuro!».
Lorenzo (M)